La Nuova Sardegna

Nuoro

Sanità, la Baronia contro l’atto aziendale

Sanità, la Baronia contro l’atto aziendale

La Conferenza socio sanitaria ha recepito il documento dei sindaci: «Contrari all’accorpamento»

28 settembre 2017
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NUORO. «Conferma dell’autonomia del Distretto sanitario di Siniscola e per il quale, vista la sua specificità e le sue potenzialità nell’offrire servizi di alta qualità agli utenti, in accordo con gli altri Distretti e con l’Assl di Nuoro, si chiede il potenziamento logistico, infrastrutturale e tecnologico. Anche in considerazione del fatto che nel territorio del Distretto di Siniscola sono assenti strutture ospedaliere, strutture residenziali intermedie, case della salute e ospedali di comunità per mancanza di adeguata logistica. Tra l’altro, non può esere trascurato il fatto che il territorio è meta privilegiata, per circa 6 mesi all’anno, di elevati flussi turistici, tra i più importanti della Sardegna: si pensi che nel solo territorio di Orosei nel 2017 sono state regiostrate oltre 1 milione di presenze». La Conferenza socio sanitaria provinciale, presieduta dal sindaco di Macomer Antonio Succu , ha approvato all’unanimità il documento illustrato dal presidente del Distretto sanitario di Siniscola, Giovanni Porcu, sindaco di Irgoli, a nome di tutti i sindaci della Baronia che fanno parte del Distretto: Orosei, Galtellì, Irgoli, Onifai, Loculi, Siniscola, Posada, Torpè e Lodè.

La situazione della sanità nel Nuorese è sempre più delicata e il documento stilato al termine dell’incontro che si è svolto a Nuoro non ha fatto altro che confermare la dura contrapposizione esistente tra i territori e la Regione sul nuovo Piano sanitario. Nel mirino c’è l’atto aziendale «che non rispetta la specificità del territorio e tradisce i principi cardine del servizio sanitario che devono essere ispirati alla prossimità e alla solidarietà con particolare attenzione per i più deboli e per le persone che vivono nei territori più disagiati».

«Nelle due strutture poliambulatoriali ricadenti nel Distretto sanitario di Siniscola – hanno sottolineato i sindaci nel documento – vengono complessivamente erogate oltre 120mila prestazioni specialistiche, delle quali nel 2016 circa 22mila hanno interessato la mobilità attiva ascrivibile a utenti provenienti da comuni limitrofi e territori confinanti per un valore stimato in circa 500mila euro. Inoltre – hanno spiegato i sindaci – sono presenti ed operative 16 specialità ambulatoriali».

Nel documento recepito dalla Conferenza socio sanitaria è stata anche sottolineato che le aree più deboli devono essere dotate di servizi di assistenza sanitaria di alto livello ed è stata sollecitata la rimozione dai parametri degli indici relativi alla popolazione residente e all’indice di vecchiaia.

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