La Nuova Sardegna

LANUSEI. Il culurgione d’Ogliastra unisce tutti i comuni, anche quelli che in passato facevano i conti con antiche rivalità. Ricordate la vecchia disputa per chi tra Tortolì e Lanusei dovesse fregiarsi del titolo di capoluogo della Provincia Ogliastra? Orbene, risolta la contesa con un salomonico doppio capoluogo e soppresso l’ente, le vecchie ruggini si sono sciolte come neve al sole , definitivamente, di fronte ad un fumante piatto di culurgionis. Ieri con Davide Burchi festeggiava anche il sindaco di Tortolì Massimo Cannas. Assieme a loro c'erano pure i primi cittadini di Loceri Roberto Uda e di Girasole Gian Luca Congiu. Quella dei campanili non è l’unica polemica messa tacere nel corso del primo festival, che proseguirà con una formula itinerante nei prossimi anni. Anche la vecchia polemica sull’utilizzo dei fiocchi di patate è stata messa a tacere definitivamente grazie all’intervento di Maria Antonietta Dessì, responsabile regionale del settore alimentare della Cna e tra i componenti del Comitato promotore per l’Igp. «Quando si partì erano molti i problemi da superare in ordine alla materia prima, trattandosi di un prodotto che contiene molti ingredienti e le cui varianti da comune a comune, sono notevoli. Le patate ogliastrine erano insufficienti. E in tanti ha spiegato l’esperta- sottolineavano la necessità di utilizzare un prodotto semilavorato che evitasse ai pastifici – non solo a quelli strutturati, ma a tutti - un processo di lavorazione più moderno». Il futuro dell'economia ogliastrina è legato in parte alla valorizzazione di questo primo piatto. «Per quanto ci compete ancora -conclude - faremo di tutto perché questo prodotto sia sempre più un volàno per tutta la regione». (g.f.)