La Nuova Sardegna

Nuoro

sorgono 

Al San Camillo non funziona la Radiologia

di Giovanni Melis

Il servizio ospedaliero fermo da 10 giorni: mancano i fondi per riparare un macchinario

04 ottobre 2017
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SORGONO. Emergenza all’ospedale di Sorgono, dove è stata sospesa, a tempo indeterminato, l’attività diagnostica di radiologia tradizionale. Dal 21 settembre chiunque si rivolga all’ospedale di Sorgono per effettuare una radiografia, viene invitato a recarsi altrove. Il guasto all’apparecchio è stato segnalato per tempo da medici ed infermieri del san Camillo ma nessuna risposta è arrivata dall’Ats. Pare, infatti, che non sia stato rinnovato il contratto di manutenzione del macchinario. Non ci sarebbero quindi risorse disponibili per la riparazione immediata. Nel nosocomio non parla nessuno, anche perchè in assenza di risposte dalla sede nuorese, non si sa che posizione assumere. Il rischio concreto è quello di chiusura dell’ospedale; l'assenza di un servizio essenziale mette a rischio ogni attività, in primis il pronto soccorso. Un dramma nel dramma, visto che l’assistenza radiologica nel nosocomio di Sorgono, da anni presenta il problema della mancanza della reperibilità medico radiologica notturna e festiva. Un requisito minimo essenziale d’assistenza che la Asl di Nuoro non aveva risolto. Ora questa nuova tegola che rischia di mettere a rischio la sicurezza della popolazione assistita, costretta a spostarsi per avere una semplice radiografia. La situazione ha scatenato l’ira del sindaco di Atzara, Alessandro Corona che denuncia «le meraviglie della sanità voluta dalla giunta Pigliaru. Si sono spese parole, promessi soldi e qualificazioni ma l’ospedale di Sorgono rimane nel Medioevo sanitario. Il san Camillo è l’unico presidio sanitario in Sardegna con queste criticità. Ora anzichè risolvere i vecchi problemi, rischiamo di veder chiuso l’ospedale per assenza di fondi per riparare un impianto essenziale». Una “caduta verticale” per il primo cittadino atzarese che deve essere arreastata. «Ci risulta che anche l’ospedale della Maddalena abbia garantita la radiologia nelle 24 ore. Siamo passati dal protestare per avere medici disponibili h 24, per la mancata attivazione della teleradiologia, essenziale per le refertazione a distanza, al dover prevenire cadute, malanni e altro, pena rischioso viaggio a Nuoro, Oristano o in qualsiasi luogo civile dove si possa fare una diagnosi radiologica». Il sindaco Corona rincara la dose esprimendo preoccupazione per «l’immaginabile disagio per pazienti e operatori, che dimostra, per l’ennesima volta. La scarsa attenzione dell’amministrazione nei confronti dell’ospedale di Sorgono, sede di area disagiata, privilegiando la disorganizzazione aziendale e la prevalenza del fattore economico sul fattore salute e malattia. Regione e la sua creatura Atss devono avviare un percorso di riflessione sulle modalità di erogazione e gestione dei servizi essenziali: uno, due giorni di ritardo nelle riparazioni sono tollerabili. Dieci no».

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