La Nuova Sardegna

MACOMER. La stagione olivicola è ormai alle porte. Il 23 ottobre apre i battenti il frantoio “Cappai”, nella zona industriale di Bonu Trau a Macomer, un impianto dove viene conferita una buona parte delle olive che vengono raccolte nel Marghine, nella Planargia e nell’alto Oristanese. Stagione che quest’anno parte con una quindicina di giorni di anticipo rispetto al passato a causa del grande caldo estivo che ha portato alla maturazione anticipata del frutto.

Solitamente l’impianto di macinazione apriva i battenti agli inizi del mese di novembre. Il frantoio di Macomer ha un meccanismo di lavorazione a modulo continuo a freddo, ecologico e produce un olio di ottima qualità.

La stagione 2017-2018 non sarà delle più esaltanti sul piano della quantità. Rispetto allo scorso anno infatti si registra un calo di produzione che oscilla tra il 30 e il 40 per cento. A causare questo calo hanno influito negativamente le condizioni climatiche: prima le gelate e poi il grande caldo.

A guadagnarci però sarà la qualità dell’olio anche perché le olive non hanno subito gli attacchi della mosca olearia (dacus oleae) e si presentano sane. Nella zona del Marghine la produzione di olio rappresenta una occasione di lavoro.

In questo periodo sono numerose le persone che trovano occupazione nelle operazioni di raccolta delle olive e negli impianti di molitura (in zona oltre al frantoio Cappai opera anche quello della Cooperativa di Bolotana).

Lavori occasionali che di questi tempi arrivano come una salutare boccata di ossigeno per molti disoccupati.