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Cadau: «Piccoli centri, no al nuovo Ddl»

BELVÌ. «La nuova normativa non risolverà nessuno dei grandi problemi dei comuni sardi». Questa l’idea del vicesindaco di Belvì Maurizio Cadau che in una nota ha attaccato duramente i contenuti del...

11 ottobre 2017
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BELVÌ. «La nuova normativa non risolverà nessuno dei grandi problemi dei comuni sardi». Questa l’idea del vicesindaco di Belvì Maurizio Cadau che in una nota ha attaccato duramente i contenuti del nuovo Ddl che dovrebbe favorire il rilancio dei piccoli comuni. In un documento, sottoscritto assieme a Marco Porcu, Capogruppo Fdi-An del Comune di Serri, in merito al disegno di legge approvato in Senato per favorire i piccoli comuni il numero due dell’amministrazione belviese condanna i «toni trionfalistici» e chiede maggior attenzione per i piccoli centri «con un provvedimento mirato che tenga conto delle specificità. La legge recentemente approvata non rappresenta la soluzione alle tantissime problematiche che i piccoli paesi si trovano ad affrontare quotidianamente, in particolare il taglio dei servizi essenziali (scuole, banche, ospedali). Pensiamo, invece, che sia molto meglio attuare una volta per tutte le leggi già esistenti sulla montagna, che dovrebbero trovare dimora, anziché badare a provvedimenti tampone che poco servono».

Cadau propone di restituire «i 2.500 euro all’anno che spettano ad ogni Comune poiché rappresentano un’elemosina. Sarebbe meglio utilizzarli per politiche serie di vantaggio. Ora le risposte ai problemi si chiamano infrastrutture e detassazione; per chi vive nei piccoli comuni sarebbero un vero balsamo». Secondo Cadau e Porcu la Regione dovrebbe badare al sodo e, al netto delle politiche calate dall’alto, elaborare un proprio piano e dovrebbe costruire un idea di dialogo per cui il Parlamento lavori per consentire ai Comuni di investire le risorse bloccate da vincoli di bilancio inutili e assurdi, utili solo a frenare lo sviluppo delle comunità». Cadau si augura «un intervento immediato del legislatore regionale». (g.m.)

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