osidda
Adesione al progetto “Donazione organi”
di Bernardo Asproni
Un atto di solidarietà da parte della giunta Mossa che raccoglierà la volontà dei cittadini
12 ottobre 2017
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OSIDDA. È di certo un atto di altissimo valore sociale. La giunta municipale di Osidda, guidata dal sindaco Giovanni Mossa (assessori Gianmaria Doneddu, Angelo Maria Cossu, Antonello Lai) a seguito di un’attenta riflessione, ha aderito al Progetto “Carta d’identità-Donazioni organi”. Durante i lavori sono state evidenziate le motivazioni che sono alla base dell’importante decisione.
In particolare si è tenuto conto che «le donazioni di organi e di tessuti rappresenta un atto di solidarietà verso il prossimo, un segno di grande civiltà e di rispetto della vita. Rappresenta un’efficace terapia per alcune gravi malattie e l’unica soluzione terapeutica per alcune patologie non altrimenti curabili».
La Giunta ha avuto modo di fare considerazioni legate al progresso della medicina e all’esperienza acquisita negli ultimi decenni nel settore laddove la soluzione del trapianto rappresenta la via terapeutica in grado di garantire al paziente il ritorno a una qualità di vita normale e una buona aspettativa di vita. C’è, comunque, in Italia, la criticità sulla disponibilità degli organi utilizzabili.
Il compito di raccogliere la volontà dei cittadini «in quanto strumento accessibile ai coordinamenti locali per la verifica in modalità sicura e in regime H24 della dichiarazione di volontà di ogni potenziale donatore è affidato (L.91 del 1-4-1999) al Sistema informativo trapianti (Sit). Si precisa che la Carta d’identità può contenere l’indicazione del consenso ovvero del diniego della persona cui si riferisce a donare gli organi in caso di morte.
I comuni trasmettono i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione di organi al Sistema informativo trapianti.
Si precisa, inoltre, che la carta di identità è uno strumento strettamente personale dove sono contenuti dati anagrafici e altri elementi utili a identificare la persona a cui tale documento si riferisce e che tutti i cittadini sono tenuti ad avere.
In particolare si è tenuto conto che «le donazioni di organi e di tessuti rappresenta un atto di solidarietà verso il prossimo, un segno di grande civiltà e di rispetto della vita. Rappresenta un’efficace terapia per alcune gravi malattie e l’unica soluzione terapeutica per alcune patologie non altrimenti curabili».
La Giunta ha avuto modo di fare considerazioni legate al progresso della medicina e all’esperienza acquisita negli ultimi decenni nel settore laddove la soluzione del trapianto rappresenta la via terapeutica in grado di garantire al paziente il ritorno a una qualità di vita normale e una buona aspettativa di vita. C’è, comunque, in Italia, la criticità sulla disponibilità degli organi utilizzabili.
Il compito di raccogliere la volontà dei cittadini «in quanto strumento accessibile ai coordinamenti locali per la verifica in modalità sicura e in regime H24 della dichiarazione di volontà di ogni potenziale donatore è affidato (L.91 del 1-4-1999) al Sistema informativo trapianti (Sit). Si precisa che la Carta d’identità può contenere l’indicazione del consenso ovvero del diniego della persona cui si riferisce a donare gli organi in caso di morte.
I comuni trasmettono i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione di organi al Sistema informativo trapianti.
Si precisa, inoltre, che la carta di identità è uno strumento strettamente personale dove sono contenuti dati anagrafici e altri elementi utili a identificare la persona a cui tale documento si riferisce e che tutti i cittadini sono tenuti ad avere.
