La Nuova Sardegna

Nuoro

Un progetto contro la violenza sulle donne

di Federico Sedda
Un progetto contro la violenza sulle donne

Bolotana, il Comune ha aderito all’avviso del dipartimento pari opportunità del consiglio dei ministri

13 ottobre 2017
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BOLOTANA. Il comune di Bolotana ha aderito all'avviso pubblico bandito dal dipartimento delle pari opportunità dalla presidenza del consiglio dei ministri per il finanziamento di progetti volti alla prevenzione e al contrasto della violenza contro le donne. Il tutto in attuazione della cosiddetta convenzione di Istambul, approvata dal consiglio dei ministri del Consiglio d'Europa nel 2011, che si propone di prevenire la violenza anche domestica sulle donne, favorire la protezione delle vittime e impedire l'impunità dei colpevoli. Il trattato (chiamato “Convenzione di Istambul” perché il primo Stato a ratificarlo è stata la Turchia nel 2012) è stato ratificato dall’Italia nel 2013. Soltanto ora, però, trova attuazione con bandi pubblici che prevedono la partecipazione dal basso all’elaborazione di progetti e piani di azione contro la violenza di genere. L’avviso bandito dal dipartimento nazionale della pari opportunità punta a coinvolgere i comuni e le associazioni pubbliche e private ad elaborare, anche in partenariato, «interventi progettuali, anche di carattere innovativo, volti a proseguire la strategia nazionale di completa e rigorosa attuazione di tutti gli obblighi nascenti dalla convenzione di Istambul mediante il coinvolgimento dei possibili beneficiari sui temi della violenza». Un avviso e un appello, quello del dipartimento sulle pari opportunità, che non è passato inosservato dalle parti del Marghine e, in particolare, a Bolotana dove la giunta, presieduta dal sindaco, Annalisa Motzo e della quale fanno parte altre due donne, ha immediatamente approvato l’adesione al piano in forma associata. In questi giorni, infatti, si sta costituendo un partenariato di progetto al quale stanno dando l’adesione i comuni della zona. La partecipazione prevede l’indicazione di un soggetto capofila che è stato individuato nel comune di Macomer. Il bando nazionale prevede che i soggetti operativi scelgano una linea di intervento all’interno di una gamma di sei proposte. Il costituendo partenariato ha scelto di agire nell'ambito di un progetto che prevede «interventi di animazione, comunicazione e sensibilizzazione territoriale rivolti alla prevenzione della violenza di genere mediante la realizzazione di campagne e attività culturali, artistiche e sportive al fine di eliminare pregiudizi, costumi, tradizioni e qualsiasi altra pratica basata su modelli stereotipati dei ruoli delle donne e degli uomini».

Un percorso chiaro che punta a cambiare alcuni comportamenti socio-culturali, purtroppo ancora difficili da estirpare, che vedono la donna in uno stato di inferiorità rispetto all’uomo. Comportamenti che spesso si traducono in violenze fisiche e morali e azioni vessatorie sia nell'ambito domestico che in quello del lavoro.

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