La Nuova Sardegna

TALANA. Una zona artigianale che sorge su terre pubbliche, una situazione da regolarizzare per evitare di ingarbugliare ancor di più la matassa. Il consiglio comunale di Talana ha deciso di procedere all’alienazione degli usi civici nell’area di Su Lompathu, località che a suo tempo era stata individuata per far insediare le piccole imprese. Ed ora che altre iniziative imprenditoriali bussano alla porta del Comune e che i terreni hanno perso il loro utilizzo originario, l'amministrazione ha deciso di cancellare l'uso civico. Lo ha fatto anche se su questo iter aleggia la recente sentenza della Corte costituzionale che ha bocciato le velleità di sclassificazione della Regione Sardegna. «Il passaggio in consiglio – fa sapere il sindaco Franco Tegas – è un primo atto. Se e qualora ci fosse richiesta quell'attività di copianificazione con Regione e Ministero indicata dalla sentenza, non si sottrarremmo e affronteremo la situazione». La sclassificazione si è resa necessaria per consentire l’insediamento di altri dieci lotti artigiani e per il primo cittadino la copianificazione territoriale è stata già attuata, almeno parzialmente. Consulta permettendo, i lotti, che insistono su una superficie di un ettaro, verranno venduti e il ricavato della vendita verrà reinvestito sul territorio. Sempre l’assemblea civica, ha deliberato un altro provvedimento in materia di usi civici dando il via libera ad una permuta tra il Comune e Forestas, un trasferimento da un'area ricadente nei demani collettivi ad un’area di proprietà dell’agenzia regionale di 23 ettari in località "Sorberine". (g.f.)