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polemiche a macomer 

Il sindaco Succu sul caso Cpr: «Si vuole fomentare la paura»

MACOMER. Dopo l'incontro a Cagliari con Gerarda Pantalone, capo del Dipartimento immigrazione del ministero dell’’Interno, il sindaco Antonio Succu è soddisfatto per le assicurazioni ricevute per l'ap...

19 ottobre 2017
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MACOMER. Dopo l'incontro a Cagliari con Gerarda Pantalone, capo del Dipartimento immigrazione del ministero dell’’Interno, il sindaco Antonio Succu è soddisfatto per le assicurazioni ricevute per l'apertura del Cpr (Centro di permanenza e rimpatrio) per i migranti nell’ex carcere di Macomer. Ma allo stesso tempo è amareggiato per le «falsità e scorrettezze della minoranza» che chiede un referendum consultivo per decidere e dare la possibilità ai cittadini di pronunciarsi sull’apertura dell’unica struttura in Sardegna per ospitare chi non ha diritto a rimanere in Italia e dev’essere rimpatriato. L’intero gruppo di opposizione ha infatti chiesto la convocazione urgente della assemblea civica per deliberare sul referendum per il quale il sindaco chiederà al Prefetto di esprimersi sull'ammissibilità

«È possibile che si metta davanti all’interesse della comunità, del territorio e della Sardegna quello elettorale di pochi? E soprattutto: che cosa c'è da aver paura del Cpr? – ha detto Succu –. Stiamo riaprendo il carcere dismesso, quello su cui ci siamo strappate le vesti, maggioranza e minoranza, pur consapevoli che i detenuti di allora erano molto pericolosi, ma consapevoli che con la chiusura stavamo perdendo posti di lavoro. Oggi non siamo diventati improvvisamente ricchi e questo territorio ha bisogno di lavoro. Penso soprattutto a chi non lo ha mai avuto o lo ha perso con il crollo del tessile. Si preferisce però fomentare la paura della gente perché rende dal punto di vista elettorale. Il Cpr darà lavoro, a regime e con l'indotto, a circa 60 persone e forse anche 80 fra servizi di sicurezza, alimentari, lavanderia, pulizie, supporti amministrativi, tecnologie, educatori, assistenti sociali, assistenza sanitaria e trasporti. Certamente – ha concluso il sindaco – abbiamo programmato come amministrazione e stiamo portando avanti linee di sviluppo diverse per il territorio che valorizzano le nostre risorse, ma anche i servizi sono importanti e non lo dimentico. L’idea che anche solo 30 famiglie di questa città o del territorio possano ritrovare la serenità economica mi appaga e mi ricambia di tutti i dispiaceri che vengono dal far bene il sindaco». (p.m.s.)



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