La Nuova Sardegna

VILLAGRANDE STRISAILI. Un’odissea lunga sedici mesi durante i quali la ventina di guide archeologiche che gestiscono i siti archeologici di Villagrande, Tortolì ed Ilbono non hanno percepito neanche un centesimo. Una controversia legale che ad oggi ancora non è stata risolta tra il comune capofila del progetto di valorizzazione, Villagrande, e la società Irei. Ed ancora dell’ultimo capitolo di una vicenda lunghissima e controversa, che tra errori nella tracciabilità dei fondi e richieste di pareri legali sta andando avanti per le lunghe lasciando i lavoratori senza stipendi, non si intravede la fine. La vicenda sta diventando insostenibile in primo luogo per le guide e ha indotto Andrea Pirodd, sindaco di Ilbono, comune in cui ricade il sito nuragico di Scerì, a chiedere che si faccia subito chiarezza. «Riteniamo assurdo l'arretrato verso i dipendenti, giunti a 16 mesi senza stipendio. Inoltre si rischia la revoca del finanziamento e la mancata erogazione per le annualità future» commenta il primo cittadino ilbonese che teme di dover rivedere la sua strategia in materia di sviluppo territoriale. «Noi – sottolinea Piroddi – abbiamo intenzione di investire tanto sullo sviluppo turistico in chiave archeologica e questa situazione sta bloccando ogni iniziativa. Di fatto anche il comune di Ilbono è parte lesa». Sul piede di guerra è scesa anche la Cgil che tutela quattro dei diciannove dipendenti della Irei. «Abbiamo fatto tutto il possibile per trovare una via d’uscita – sottolinea Luigi Vacca – dal raffreddamento dei rapporti alla riunioni in Prefettura ma siamo ancora ad un punto morto. E a questo punto non escludiamo il ricorso ad altre strade».

Il progetto di valorizzazione e gestione dei complessi nuragici di S’arcu e is Forros (Villagrande), S’Ortali e su Monte (Tortolì) e Scerì (Ilbono), viene gestito dall’Irei che per conto della Regione. (g.f.)