La Nuova Sardegna

Nuoro

Scuole e dimensionamento sindaci sul piede di guerra

di Lamberto Cugudda

Da Villagrande a Tertenia scoppiano le proteste per mantenere l’autonomia Peppe Loi: «Non accetteremo in maniera passiva che arrivino nuovi tagli»

28 ottobre 2017
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TORTOLÌ. Piano di dimensionamento scolastico nell’area dell’ex provincia: gli amministratori e la Zona omogenea dell’Ogliastra, chiedono che venga salvato l’esistente e si oppongono alla cancellazione di qualunque autonomia. Tutto questo è emerso dalle riunioni che si sono tenute negli ultimi giorni nella sede dell’ex Provincia a Tortolì, alla presenza del sub commissario Tonino Mereu. Sul documento, così come avviene da tanti anni, sta lavorando il responsabile del settore istruzione dell’ex ente intermedio, Alessio Seoni. Che martedì 31 dovrà presentarlo in Provincia a Nuoro.

I problemi maggiori, in Ogliastra, le hanno due autonomie: quella di Villagrande (cui fanno capo le scuole della frazione di Villanova Strisaili e di Talana) e Tertenia, paese posto proprio ai limiti con il territorio della provincia di Cagliari. Entrambi, secondo alcuni calcoli, non raggiungerebbero i 400 alunni previsti per i centri montani (così viene considerato anche Tertenia). A Villagrande Strisaili, il sindaco Giuseppe Loi (Pd) è pronto a fare le barricate per difendere l’autonomia scolastica posta in discussione. «In primis – ha detto ieri – abbiamo già deliberato per il mantenimento della nostra autonomia scolastica. Voglio proprio vedere se hanno il coraggio di togliere anche questo “tassello” relativo alla presenza dello Stato nel nostro paese. Certi ragionamenti sono proprio incomprensibili. Noi non accetteremo in maniera passiva determinati nuovi tagli. Vogliono portare alla morte i centri delle zone interne? Lo dicano in maniera chiara, senza nascondersi dietro ragionamenti ragionieristici». Anche il suo collega di Tertenia, Giulio Murgia, non ci sta ad accettare certi discorsi sul taglio all’autonomia scolastica. «Vorrei proprio capire – ha dichiarato ieri pomeriggio – perché secondo certi dati a livello scolastico provinciale superiamo la soglia a dei 400 alunni previsti per i centri montani, mentre secondo altri questo numero sarebbe errato. Si controlli meglio».

Il primo cittadino terteniese ha posto anche un altro problema. «Al di là di questo – ha sottolineato – vorrei proprio capire perché non si procede con una nuova “mappatura” dell’intero sistema scolastico ogliastrino. Mi spiego meglio: se dovessero mancarci dei numeri perché non si toglie qualche paese ad altri che già sono a posto con i numeri degli alunni e non correrebbero rischi? Mi riferisco a Jerzu che “ha” anche Perdasdefogu (che è vicino anche a noi) e a Barisardo, cui fa capo Cardedu, che confina sempre con noi».

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