La Nuova Sardegna

Nuoro

Allarme siccità, nel Nuorese campi all’asciutto da mesi

di Francesco Pirisi
Allarme siccità, nel Nuorese campi all’asciutto da mesi

Orti a secco in Baronia: le risorse idriche sono ai minimi termini e restano riservate agli usi civili

31 ottobre 2017
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NUORO. Da metà settembre nelle aziende dell’alta Baronia e della bassa Gallura non si possono irrigare erbai e orti. Stessa condizione da Galtellì a Irgoli, dove le condotte nei campi sono chiuse da ottobre. Lo stop è arrivato dal Consorzio di bonifica, che gestisce l’approvvigionamento per i campi dall’alto Oristanese alla costa orientale, compresi il circondario di Nuoro e una parte del Goceano. In tutto 16mila ettari da irrigare suddivisi in più di 6mila aziende.

La ragione è nella persistente siccità e il conseguente impoverimento delle risorse nei bacini del “Maccheronis”, a Torpè, e di “Pedra ‘e Othoni”, lo sbarramento sul Cedrino tra Oliena e Dorgali. Le decisioni sono arrivate con due ordinanze del Consorzio dopo la comunicazione della riduzione dei livelli da parte dell’Enas, l’ente che governa gli invasi. Le quantità disponibili da quel momento vengono utilizzate per scopi civili direttamente dal Consorzio (per le case sparse della Gallura), oppure da Abbanoa, che la prende dai potabilizzatori per approvvigionare i paesi.

La siccità e la necessità di più acqua hanno messo in ginocchio l’agricoltura, nonostante nel solo sub-comprensorio del Posada siano stati utilizzati, da gennaio a ottobre, i 18 milioni di metri cubi assegnati per gli usi irrigui dall’Autorità del bacino idrografico regionale. Ma a fine maggio le quantità erano già scese a 11 milioni, che sono apparsi insufficienti a coprire il fabbisogno della stagione agricola. La scelta conseguente del Consorzio di bonifica è stata iniziare subito a centellinare la distribuzione nell’alta Baronia e nel comprensorio del Cedrino. Prima c’era stato il divieto di irrigare nelle ore calde della giornata e durante la notte. Poi l’utilizzo è stato consentito a giorni alterni, con blocco totale la domenica.

Ma se il settore agricolo piange, la condizione in provincia non è felice neppure per l’approvvigionamento domestico. Gli invasi del Govossai e Olai hanno appena un quarto dei dieci milioni di metri cubi di capienza. Abbanoa da metà settembre ha imposto le serrate notturne (dalle 21 alle 6) a Nuoro e nei comuni di Mamoiada, Orgosolo, Fonni, Gavoi, Sarule, Orani, Oniferi, Orotelli, Bolotana e Silanus. L’ultimo problema è la potabilità perché la mattina, quando ritorna disponibile, l’acqua è nera.

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