La Nuova Sardegna

Nuoro

I sindaci: più fondi e meno tagli a scuola

di Giusy Ferreli
I sindaci: più fondi e meno tagli a scuola

I primi cittadini riuniti in Provincia sul caso-dimensionamento: «Serve un piano di rafforzamento triennale»

01 novembre 2017
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LANUSEI. Nella nuova mappatura delle autonomie scolastiche la provincia di Nuoro si ferma a quota 35. Scampato pericolo invece per gli istituti ogliastrini. Il piano di dimensionamento scolastico 2018-19 discusso ed approvato ieri mattina nel capoluogo barbaricino, salva i tredici istituti dell’Ogliastra (9 comprensivi e 4 superiori per un totale di 8.244 alunni) ma accorpa diverse realtà nel resto dell’ambito provinciale tagliando 2 autonomie. In questo caso ci saranno 23 istituti comprensivi e 12 di istruzione superiore per un totale di 20.879 tra bambini e ragazzi. Tra i centri che verranno penalizzati ci sono Bolotana e Tonara che in seguito a delle alchimie numeriche, mirate a far quadrare i conti vedrà accorpato il suo plesso a Desulo. «Il nostro istituto comprensivo – spiega la sindaca tonarese Flavia Loche - era sottodimensionato e per trovare un equilibrio la Provincia ha fatto questa proposta che rappresenta il male minore ma che noi non abbiamo avvallato. Abbiamo votato contro questo piano perché introduce ulteriori tagli a servizi nel nostro territorio». Tertenia, uno dei centri ogliastrini che rischiava l’accorpamento, invece, non verrà toccato. «La nostra scuola è sotto soglia di una decina di alunni, ma la proposta di conservare l’autonomia è stata approvata dall’assemblea. Ora aspettiamo il via libera della Regione augurandoci che non ci siano sorprese dell’ultimora» commenta il sindaco Giulio Murgia. Nessun problema per l’istituto di Villagrande Strisaili della sua frazione, Villanova, e di Talana dove ci sono le pluriclassi. Le preoccupazioni per ulteriori accorpamenti avevano scaldato gli animi e gli amministratori locali, che nei giorni scorsi erano scesi sul piede di guerra, ieri mattina si sono presentati in forze nella sede dell’amministrazione provinciale assieme al commissario Costantino Tidu e alle organizzazioni sindacali e ai (pochi) dirigenti scolastici. Dopo il via libera nella seduta plenaria l’ultima parola tocca alla Regione che dovrà dare risposte anche su un'altra richiesta. Tutti i sindaci all’unanimità hanno votato un ordine del giorno con il quale si chiede ai vertici regionali che il Piano di dimensionamento scolastico venga ridefinito di rafforzamento, che abbia una previsione triennale e non più annuale e che sfrutti le possibilità legate alla legislazione in materia di zone interne e di specificità del territorio. E’ stato inoltre chiesto al Consiglio regionale di presentare, discutere ed approvare norme sulla istruzione sarda ed europea in relazione alla tutela delle minoranze linguistiche.

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