La Nuova Sardegna

Nuoro

Oggi apre i battenti Montagna Produce Ospitalità in mostra

di Giovanni Melis

Desulo, per l’evento sono attesi migliaia di visitatori Tradizione, cultura e poesia ricordando Montanaru

01 novembre 2017
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DESULO. Non si è ancora spenta l’eco della Sagra delle Castagne di Aritzo, che la montagna attende nuovi arrivi turistici. Inizia oggi la Montagna Produce, manifestazione ferieristica e culturale del Gennargentu organizzata dal Comune, in collaborazione con le associazioni culturali del paese, la parrocchia e i cori polifonici. «Apriamo la nostra casa a tutti – dice il sindaco – perchè Desulo è un paese di ospitalità e di tradizione unica». Questo il messaggio della montagna ospitale. Sotto il profilo logistico è stato allestito un info point alle scuole superiori. Per agevolare i turisti il Comune ha predisposto un servizio bus navette gratuito oltre il servizio bagni chimici, dislocati nella scuola o lungo la via principale. Teatro della manifestazione sarà il centro storico di Issiria, allestito a cura del gruppo folk Montanaru. Il programma è un mix di eventi culturali ed enograstronomici che coinvolgono un poco tutti. Dal percorso etnico, alla valorizzazione dell'istituto alberghiero con il concorso di Cake design, alle mostre, istituzionali e private, ai tanti punti di ristoro che propongono ricette tradizionali. Evento nell’evento è il premio Montanaru, che si celebra oggi con la premiazione dei vincitori. Non mancano gli eventi di cultura popolare, come domani quando il paese assisterà alle celebrazioni per il ventennale del coro “Montanaru”. L’associazione presieduta da Antioco Frau ha organizzato un convegno dibattito sul canto corale e sull’attività del coro polifonico. Seguirà la presentazione del primo cd “Arregodos de Coro: tra sacro e profano”, con i canti del coro, diretto da Vito Marci. Di rilievo la mostra di arte religiosa, curata dall’architetto Luca Nonnis, appassionato di tradizioni popolari e cultore di oggetti sacri, quelle del caseggiato scolastico e la personale del grande pittore Leo Pes, che festeggia 60 anni di pittura. Un grande traguardo per il maestro di Issiria che è un autentico totem per i desulesi: in ogni casa del paese o di oriundi locali, campeggia una delle sue opere. Un marchio identitario al pari delle ormai mitiche bertuleddas collocate nelle autovetture. Di rilievo anche il convegno sulla figura di Montanaru programmata per sabato quattro. Una tavola rotonda farà il punto sulla poetica del Vate di Ovolaccio dalle mille espressioni poetiche. I suoi canti di una montagna viva, di un sardo come lingua vera che si opponeva agli oscurantisti, delle descrizioni dei paesaggi che elevavano la poetica di Antioco Casula al di sopra di chiunque altro. A 60anni dalla sua morte, il mondo della cultura gli rende omaggio con una riflessione sui temi cari al poeta. Su fronte gastronomico saranno allestiti dei punti vendita dei prodotti nel caseggiato dell’Istituto comprensivo e lungo il corso. E nella suggestione del centro storico potranno essere rivissute le tante storie di un borgo montano che non smette mai di stupire.

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