La Nuova Sardegna

Nuoro

Abusi in famiglia, ieri l’ultimo episodio

Marito manesco denunciato a Tortolì. L’aula consiliare di Birori dedicata a una vittima di femminicidio

06 novembre 2017
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NUORO. Un’escalation drammatica: la violenza sulle donne che si consuma in ambito familiare riempie le pagine di cronaca. L’ultimo caso si è verificato proprio ieri in Ogliastra. A Tortolì, un marito è stato denunciato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia. Ancora più eclatante l’episodio di qualche settimana fa. Protagonista, un altro uomo residente nella cittadina ogliastrina. L’operaio di 47 anni è stato arrestato (e poi posto ai domiciliari dal giudice) con l’accusa di aver messo in atto una lunga serie di violenze fisiche e psicologiche nei confronti della moglie. Per i militari dell’Arma, dal 1994 anni, l’operaio avrebbe sottoposto la donna a gravi maltrattamenti con aggressioni fisiche e verbali. L’uomo dopo avere pedinato e filmato la moglie con il proprio cellulare, l’avrebbe minacciata e offesa anche davanti agli stessi carabinieri.

Le denunce di questi giorni non sono altro che gli ultimi episodi di una lunghissima serie di fatti analoghi, episodi che drammaticamente si ripetono nel tempo e a volte culminano nel femminicidio. I nomi delle vittime aggredite e uccise in una spirale di violenza che non si contano più. Nomi che spesso vengono dimenticati ma che qualche volte rimangono impressi, scolpiti in maniera indelebile non solo nella memoria delle comunità ma anche in una targa. Come quello di Maddalena Sanna, la donna di Birori, uccisa a 43 anni dal marito la sera del 10 agosto del 1966 nella sua abitazione al centro del paese.

Alla memoria della sfortunata donna è stata dedicata una targa scoperta sabato mattina. A lei, che 51 anni fa fu vittima di femminicidio anche se il termine allora non era in uso. è stata intitolata l’aula consiliare del Comune. L’idea di intitolare la sala ad una vittima della violenza di genere è di una donna, la vice sindaca Erica Violanti. La decisione di intitolare la nuova aula dove si riunisce l’assemblea civica ad una vittima della violenza di genere è stata molto apprezzata in paese e anche nei centri che fanno parte dell’Unione dei comuni del Marghine.

Durante la cerimonia non solo è stata ricordata la figura di Maddalena Sanna ma si è parlato della cultura del rispetto della donna e del tema di scottante attualità come il femminicidio. (g.f.)

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