Fucile illegale, patteggia tre anni
Mamoiada, la condanna in abbreviato per Albino Sella. Concessi i domiciliari
08 novembre 2017
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NUORO. Si è concluso con un patteggiamento a tre 3 anni e tre mesi, davanti al gup del tribunale di Nuoro, Claudio Cozzella, il processo che vedeva il mamoiadino, Albino Sella, a giudizio con l’accusa di detenzione e porto in luogo pubblico di un fucile. Secondo l’accusa, Sella aveva portato «in luogo pubblico un’arma comune atta all’impiego e il relativo munizionamento. In particolare deteneva e portava in luogo pubblico un fucile semiautomatico calibro 12, marca Luigi Franchi, con canna tagliata, matricola cancellata e privo di bascula, contenente una munizione calibro 12 a pallettoni in camera e una munizione calibro 12 a pallettoni nel serbatoio».
L’episodio contestato a Sella, e che alla fine è approdato a processo, risale al 12 febbraio di quest’anno. Era una domenica sera e quel giorno i carabinieri della compagnia di Nuoro e della stazione di Mamoiada, mentre perlustravano le campagne intorno al paese, erano stati attirati dal rumore inconfondibile prodotto da alcuni colpi di arma da fuoco. Avevano deciso, dunque, di approfondire per accertare da dove fossero partiti quegli spari che sembravano provenire dal cvicino paese. E dopo aver fatto un controllo approfondito avevano individuato l'autore dei colpi: si trattava proprio di Albino Sella, che stava sparando dentro un terreno di sua proprietà.
Sella, alla vista dei carabinieri aveva tentato di fuggire, ma dopo una breve colluttazione era stato raggiunto e arrestato. Poi era stato portato in carcere a Badu ’e Carros. Ieri mattina, dunque, il processo nato da quella vicenda, si è concluso con un patteggiamento. L’accusa, rappresentata dal pm Andrea Ghironi, e la difesa di Sella, rappresentata dall’avvocato Francesco Lai, hanno concordato una pena di 3 anni e tre mesi, non solo per le accuse di porto e detenzione di fucile in un luogo pubblico ma anche per l’accusa di ricettazione. (v.g.)
L’episodio contestato a Sella, e che alla fine è approdato a processo, risale al 12 febbraio di quest’anno. Era una domenica sera e quel giorno i carabinieri della compagnia di Nuoro e della stazione di Mamoiada, mentre perlustravano le campagne intorno al paese, erano stati attirati dal rumore inconfondibile prodotto da alcuni colpi di arma da fuoco. Avevano deciso, dunque, di approfondire per accertare da dove fossero partiti quegli spari che sembravano provenire dal cvicino paese. E dopo aver fatto un controllo approfondito avevano individuato l'autore dei colpi: si trattava proprio di Albino Sella, che stava sparando dentro un terreno di sua proprietà.
Sella, alla vista dei carabinieri aveva tentato di fuggire, ma dopo una breve colluttazione era stato raggiunto e arrestato. Poi era stato portato in carcere a Badu ’e Carros. Ieri mattina, dunque, il processo nato da quella vicenda, si è concluso con un patteggiamento. L’accusa, rappresentata dal pm Andrea Ghironi, e la difesa di Sella, rappresentata dall’avvocato Francesco Lai, hanno concordato una pena di 3 anni e tre mesi, non solo per le accuse di porto e detenzione di fucile in un luogo pubblico ma anche per l’accusa di ricettazione. (v.g.)
