La Nuova Sardegna

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desulo 

Quaranta organettisti suonano in piazza

di Giovanni Melis
Quaranta organettisti suonano in piazza

DESULO. Quaranta organettisti sono un evento. E sono arrivati a Desulo per il piacere di esibirsi in una manifestazione diversa dal solito che punta a riunire gli stili, celebrare abilità e...

08 novembre 2017
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DESULO. Quaranta organettisti sono un evento. E sono arrivati a Desulo per il piacere di esibirsi in una manifestazione diversa dal solito che punta a riunire gli stili, celebrare abilità e tradizioni. E questo nel paese dove i suonatori esistono da sempre; dalla dinastia Peddio Cadorna, con il maestro Bengasi ed il talentuoso genietto Paride, a Barore Fulgheri, il cui erede è l'ottimo nipote Michael.Per poi proseguire con “Corgiolu” Littarru, Giovanni Gioi e che continua con i giovani Marco Liori e Maria Basilia Calaresu.

Un rapporto quello col ballo, che pervade Desulo, che conta due gruppi folk e dove la danza sarda coinvolge ancora.

«La rassegna – spiega Paride Peddio – nasce per un gesto di affetto nei confronti del ballo. Ogni suonatore ha dato il massimo in questa serata, nella quale non ci sono parole per ringraziare abbastanza tutti coloro che hanno partecipato».

Viva l’emozione del pubblico quando sul palco della festa è salito Totore Chessa, l’asso di Irgoli che Paride Peddio ha definito «un riferimento per tutti i suonatori» che ha incantato con la sua interpretazione. Sul palco della festa passano anche le storie di Elia Taberlet, il suonatore pastore di Torpè e per il piccolo Salvatore Floris, originario di Desulo trapiantato a san Basilio, che già dimostra padrone dello strumento. Oppure di Gabriele Tuveri, 8 anni, mini suonatore di Baunei. Poi le note barbaricine, di quelli del campidano, del sassarese, della Gallura e dell’oristanese. Balli fino alle 22, sotto la pioggerellina, tra la disperazione di coloro che dovevano andar via poichè giunti in comitiva o col bus del viaggio organizzato. Il tutto condito dalla pirotecnica prestazione dei Brinca che hanno tenuto banco con le loro melodie trascinanti fino a tardi.

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