La Nuova Sardegna

Nuoro

Indennizzi servitù mancano all’appello tre milioni di euro

Il sindaco di Perdas: «Spero che possano essere recuperati»  I fondi sono destinati a opere pubbliche e interventi sociali

09 novembre 2017
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PERDASDEFOGU. L’Ogliastra attende il pagamento degli indennizzi delle servitù militari. E non si sta parlando di pochi spiccioli ma di milioni di euro che Roma deve al territorio per la massiccia presenza delle stellette.

Da Perdasdefogu a Villagrande Strisaili passando per Ulassai, i comuni ogliastrini che hanno ceduto parte del loro territorio comunale al Poligono sperimentale interforze del salto di Quirra in nome della difesa nazionale, non vedranno (forse) il becco di un quattrino. I fondi che il ministero della Difesa avrebbe dovuto trasferire alla Regione, che a sua volta avrebbe dovuto girarli alle amministrazioni comunali, sono andati in perenzione. Svaniti nel nulla, per non si sa bene quale lungaggine burocratica. A Perdas, il centro cresciuto all’ombra della base militare, il conto da saldare da parte dello Stato è decisamente salato: un milione e mezzo di euro per il periodo che va dal 2010 a l 2014. Il sindaco Mariano Carta, che pure su quei quattrini faceva affidamento, non dispera. «Sono importanti risorse venute a mancare dalla programmazione ma credo si possano recuperare» dichiara speranzoso il primo cittadino. Anche ad Ulassai, che è in credito nei confronti della Difesa di 750mila euro, la speranza di riavere il tesoretto, è l’ultima a morire. «Stiamo cercando di capire con gli uffici regionali se è possibile avere gli indennizzi che ci sono dovuti» spiega il sindaco Gian Luigi Serra.

Un altro milione e passa di euro sarebbe dovuto arrivare nelle casse comunali di Villagrande Strisaili. I soldi che arrivano in tutti i comuni a ristoro de le servitù militari hanno destinazione vincolata, ovvero possono essere utilizzati solo per realizzare opere pubbliche o iniziative di carattere sociale. Nessun altro utilizzo è consentito e nel recente passato il Comune foghesino ha utilizzato le risorse per consolidare il cimitero, realizzare l’area giochi destinata ai bambini del paese e sistemare le strade cittadine. Si tratta in ogni caso di un’importante boccata d’ossigeno per le asfittiche casse dei comuni alle prese con i drastici tagli nei trasferimenti e con le rigide regole del patto di stabilità. Anche se, alla luce delle novità emerse dal recente confronto tra il presidente della Regione, Francesco Pigliaru e il Governo, i Comuni dovranno rivedere al ribasso i loro progetti. La Sardegna ha visto diminuire del 10 per cento mentre c’è stato un aumento per Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige. Non è certo la prima volta che Roma ritarda nei pagamenti ma nelle scorse occasioni i Comuni erano riusciti ad ottenere comunque gli indennizzi. Il ristoro dovuto per la presenza, senza eguali sul territorio nazionale, che grava su migliaia e migliaia di ettari di terreno. (g.f)

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