La Nuova Sardegna

Nuoro

Dopo le proteste accoglienza revocata a nove migranti

Dopo le proteste accoglienza revocata a nove migranti

Sei ospiti di Tonara e 3 di Olzai raggiunti dal provvedimento Avevano manifestato con blocchi stradali e atti di violenza

12 novembre 2017
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TONARA. Tempi duri per nove migranti che non intendono sottostare alle regole del vivere civile. Sei giovani stranieri ospitati a Tonara e tre a Olzai sono stati raggiunti dal provvedimento di revoca della misura di accoglienza emesso dalla Prefettura di Nuoro. I nove sono, anzi è più giusto dire erano, ospiti dei centri di Mont ’e susu a Tonara e di S’Erularju ad Olzai.

Il provvedimento è scattato dopo la protesta per il mancato rilascio degli attestati di frequenza dei corsi di lingua italiana. A Tonara i migranti avevano occupato la sede stradale e poi erano andati in paese per manifestare davanti al Comune turbando l’ordine pubblico. Mentre a Olzai avevano aggredito gli operatori dentro la struttura. La polizia ha eseguito le ordinanze, a seguito dei provvedimenti adottati dalla Prefettura: i primi di questo tipo adottati in provincia di Nuoro. Secondo la Prefettura, questa manifestazioni sono state momenti per creare turbativa all’ordine pubblico e non dell’esercizio del diritto di manifestare, concretizzandosi in vere e proprie azioni di disturbo. Questo ha fatto scattare le indagini da parte della squadra mobile di Nuoro e del Commissariato di Gavoi. Accertamenti che hanno consentito l’individuazione dei responsabili e il loro immediato deferimento all’autorità giudiziaria, insieme ai provvedimenti di revoca della’accoglienza da parte dell’Ufficio immigrazione della Questura di Nuoro.

I fatti di Tonara risalgono al 18 ottobre scorso. Ma già tempo prima, gli ospiti del centro di Monte ’e Susu si erano resi protagonisti di qualche intemperanza. Azioni che no erano non comprese dalla popolazione tonarese e apparse anche ingiustificate. I migranti vivono in una struttura vicino al paese, in un contesto ambientale splendido e con un ottimo trattamento e hanno sempre avuto un ottimo rapporto con la popolazione. Ma alcuni ospiti arrivati di recente non si erano integrati ed erano molto agitati, creando anche malumori all’interno della struttuira. E quella mattina avevano inscenato la protesta nelle strade del paese, propvopcando disagi alla popolazione visto che avevano bloccato il traffico. La manifestazione era stata risolta grazie all’intervento dei carabinieri di Tonara e della polizia. Durante la conseguente indagine, gli investigatori sono riusciti a risalire ai fomentatori della mini rivolta fatta per avere la certificazione scolastica.

Diversa la situazione a Olzai, dove un migrante aveva aggredito un operatore del centro di accoglienza e altri due ospiti avevano insultato alcune insegnanti che presrtanop la loro opera nel centro di “S’Erularju”. Ora i richiedenti asilo potranno scegliere se impugnare o meno il decreto di prefetto e questore, ma in ogni caso dovranno subire un processo penale. I provvedimenti erano nell’aria e serviranno a riportare la serenità nei due centri di accoglienza, ma anche nei paesi che hanno accolto con favore l’arrivo degli stranieri. La popolazione ha favorito e l’integrazione con varie iniziative, ma era rimasta sconcertata dalle proteste degli ultimi tempi. In particolare quando erano state bloccate le strade impedendo ai pastori di accudire il bestiame nelle campagne. (re.nu.)

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