La Nuova Sardegna

Nuoro

Parco Genos e studi sul genoma si riparte dagli anziani di Urzulei

di Giusy Ferreli
Parco Genos e studi sul genoma si riparte dagli anziani di Urzulei

Dopo le vicissitudini la società cerca di uscire dall’immobilismo, la ricerca riguarderà anche Seulo Sotto la lente di ingrandimento ci sarà il microbiota degli ultranovantenni ogliastrini e barbaricini

12 novembre 2017
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URZULEI. Il Parco genetico dell’Ogliastra riparte dallo studio sul microbiota degli ultranovantenni di Urzulei e Seulo. Archiviata, seppure temporaneamente la controversa vicenda della vendita all’asta della biobanca alla multinazionale londinese Tiziana life sciences, e quella giudiziaria, altrettanto scottante, del genoma trafugato dal laboratorio di Perdasdefogu, la società ha deciso di voltare pagina e vorrebbe uscire e di uscire dall'immobilismo scientifico in cui si ritrova dopo la cessione alla società londinese.

«Si tratta – spiega a questo riguardo Pino Ledda –, responsabile organizzativo della società di uno studio in collaborazione con l'Università di Sassari, finanziato in parte dal comune di Seulo, che a breve si intende replicare nella popolazione di Urzulei». Lo studio della flora batterica degli arzilli vecchietti ogliastrini e dei loro colleghi della Barbagia di Seulo potrebbe fornire qualche elemento utile nella ricerca sulla straordinaria longevità . «Naturalmente, l'auspicio del Parco è quello di poter estendere questo studio, ed altri che potremmo mettere in campo, a tutti e dieci i comuni che ne fanno parte del parco genetico» sottolinea Ledda. La società, guidata dal dentista ogliastrino Pier Giorgio Lorrai è ora interamente privata in virtù di una riorganizzazione societaria che fa capo alla Filar. Il Parco ha offerto alle amministrazioni comunali una quota societaria pari al 20 per cento, quota che però i sindaci non potranno acquisire perché una recente normativa impedisce ai comuni di avere partecipazione azionarie. Il futuro della ricerca scientifica ogliastrina è legato oltre che a l rinnovato slancio anche agli esiti di una vicenda che si fa di giorno in giorno più ingarbugliata. E non solo perché c’è un’inchiesta della Procura di Lanusei (con 17 indagati tra sindaci ogliastrini ed amministratori di Shardna, Parco genetico e Cnr coinvolti a vario titolo nel furto e nelle presunte violazioni della privacy),ma anche perché si attende il pronunciamento da parte del Garante della privacy sul ricorso presentato da un gruppo di cittadini ogliastrino che vogliono tornare in possesso dei loro campioni genetici.

L’iter è giunto al capolinea. E a breve dovrebbe sapersi se la battaglia del territorio, avviata all’indomani della cessione della biobanca a Tiziana Life con i 250mila campioni biologici appartenenti a 14mila volontari , ha colpito ne lsegno. Nei mesi scorsi sempre il presidente nazionale dell'Autorità per la tutela della Privacy Antonello Soro aveva chiesto il blocco dell'utilizzo dei dati della società le cui quote erano state acquisite dalla holding inglese, blocco sospeso dalla sezione civile del tribunale di Cagliari. Vicende che, a quanto apre hanno solo sospeso la ricerca.

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