La Nuova Sardegna

Nuoro

Bolotana dice no ai tagli: «Nessuno tocchi le scuole»

di Federico Sedda
Bolotana dice no ai tagli: «Nessuno tocchi le scuole»

Trovata una soluzione per evitare la soppressione di un istituto comprensivo. La sindaca Motzo: «Mi sono espressa a favore dell’autonomia a Silanus» 

13 novembre 2017
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BOLOTANA. «L’amministrazione comunale di Bolotana ha sostenuto, la salvaguardia delle tre autonomie scolastiche del Marghine, puntando, in particolare, sul concetto fondamentale che istruzione di qualità significa soprattutto garantire a tutti i ragazzi le stesse opportunità indipendentemente dal luogo in cui vivono».

Il sindaco di Bolotana, Annalisa Motzo, interviene sullo spinoso problema che riguarda il dimensionamento scolastico del Marghine e sulla ventilata soppressione di una delle tre autonomie. A essere sacrificata dovrebbe essere proprio l’autonomia scolastica dell’istituto bolotanese, che comprende anche Lei e Silanus. Il taglio, proposto dalle linee guida regionali, sarebbe giustificato dal numero insufficiente di alunni che non raggiunge il minimo dei 400 previsti. Se questa proposta andasse avanti rimarrebbero in piedi solo le autonomie degli istituti comprensivi “Binna Dalmasso” e “G. Caria” di Macomer ai quali dovrebbero fare riferimento gli altri istituti del territorio. Una linea che il sindaco di Bolotana, insieme agli altri sindaci del Marghine, contesta apertamente. «In sede di conferenza provinciale dei sindaci nell’assemblea tenutasi a Nuoro – puntualizza Annalisa Motzo – ho fatto presente che il Marghine ha due peculiarità: un numero di alunni tale da poter mantenere le tre autonomie e le caratteristiche tipiche di un territorio in forte disagio socio-economico». «In sede di conferenza provinciale– sottolinea ancora il sindaco di Bolotana – ho chiesto e ottenuto una proroga affinché i comuni interessati e l’Unione dei comuni potessero deliberare nel merito». Cosa che l’ente territoriale, presieduto dal sindaco di Macomer, Antonio Succu, ha fatto tre giorni fa alla presenza dei sindaci interessati, trovando una via di uscita che soddisferebbe tutti. «L’Unione – fa sapere il primo cittadino bolotanese– ha accolto la proposta del sindaco di Bortigali di spostare, per motivi logistici, i suoi 52 alunni da Macomer a Silanus a patto che, l’autonomia scolastica, intesa come presidenza e segreteria, fosse delocalizzata in questo paese». Questa soluzione consentirebbe di avere, tra quelli di Bolotana, Lei, Silanus e Bortigali, 420 alunni, un numero, quindi, sufficiente per conservare l’autonomia». Attualmente il numero degli alunni è così distribuito: Bolotana 158, Silanus 197 e Lei 13. «La sede scolastica – conclude Motzo – va storicamente al comune con più alunni. Ho, quindi, espresso parere favorevole alla sede dirigenziale di Silanus. Ciascun paese conserverà le proprie scuole».

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