onanÌ-mamone-lodè
Presto l’appalto dei lavori sul Laerru
di Bernardo Asproni
Finisce l’incubo isolamento. La realizzazione del nuovo ponte costerà un milione di euro
13 novembre 2017
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ONANÌ. ll ponte sul fiume Laerru lungo la strada che collega Onanì con la Mamone-Lodè, attraversando il salto comunale a uso civico, a breve sarà sottoposto a un intervento di adeguamento e messa in sicurezza. È un’opera conseguente al ciclone Cleopatra del novembre 2013 che aveva, fra le altre devastazioni, letteralmente strappato questa struttura, trasportata dalla furia dell’acqua a valle per oltre 50 metri.
Quell’evento nefasto oltre a distruggere l’importante infrastruttura, ha causato notevoli danni anche all’arteria comunale che è al servizio della gente dei campi e apre una porta di accesso alla Colonia penale di Mamone, ricadente per circa 2.300 ettari (su 2.800 totale) in agro di Onanì.
Oltre a abbattere la distanza con Lodè e con la provincia di Sassari, la strada comunale sbocca, infatti, in località Gallè, a pochi chilometri da Lodè da un lato e a due passi dalla Colonia penale dall’altro.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Clara Miclelangeli, superata la fase burocratica e tecnica, con la imminente approvazione del progetto esecutivo redatto dall’ingegner Salvatore Sannio e della relazione geologica e studio di compatibilità idraulica-geologica-geotecnica del geologo Giovanni Salvatore Calia, si dovrebbe andare diritti, in tempi stretti, all’appalto dei lavori.
Il quadro economico prevede un importo a base d’asta di euro 718.549,67 e un importo complessivo dell’opera di un milione di euro. A questo importante intervento ne seguiranno altri, già programmati, per rendere efficiente il piano carreggiabile dell’intero tracciato. Le prospettive sono buone ed è quello che auspicano i fruitori di quella strada, in particolare i pastori di Onani che, in larga misura, operano in quella realtà a prevalente economia agropastorale, ma non solo loro, visto che apre una importante porta verso la Gallura e il Sassarese.
Quell’evento nefasto oltre a distruggere l’importante infrastruttura, ha causato notevoli danni anche all’arteria comunale che è al servizio della gente dei campi e apre una porta di accesso alla Colonia penale di Mamone, ricadente per circa 2.300 ettari (su 2.800 totale) in agro di Onanì.
Oltre a abbattere la distanza con Lodè e con la provincia di Sassari, la strada comunale sbocca, infatti, in località Gallè, a pochi chilometri da Lodè da un lato e a due passi dalla Colonia penale dall’altro.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Clara Miclelangeli, superata la fase burocratica e tecnica, con la imminente approvazione del progetto esecutivo redatto dall’ingegner Salvatore Sannio e della relazione geologica e studio di compatibilità idraulica-geologica-geotecnica del geologo Giovanni Salvatore Calia, si dovrebbe andare diritti, in tempi stretti, all’appalto dei lavori.
Il quadro economico prevede un importo a base d’asta di euro 718.549,67 e un importo complessivo dell’opera di un milione di euro. A questo importante intervento ne seguiranno altri, già programmati, per rendere efficiente il piano carreggiabile dell’intero tracciato. Le prospettive sono buone ed è quello che auspicano i fruitori di quella strada, in particolare i pastori di Onani che, in larga misura, operano in quella realtà a prevalente economia agropastorale, ma non solo loro, visto che apre una importante porta verso la Gallura e il Sassarese.
