La Nuova Sardegna

Nuoro

Siniscola, il Comune contro la chiusura dello sportello Inps

di Sergio Secci
Siniscola, il Comune contro la chiusura dello sportello Inps

Il sindaco Farris non accetta che il territorio subisca altri tagli «Un nuovo disagio per le fasce più deboli della popolazione» 

16 novembre 2017
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SINISCOLA. Nel piano di razionalizzazione dell’Istituto di previdenza sociale che sarà illustrato a Cagliari dopodomani, probabilmente si parlerà anche della proposta arrivata dalla direzione generale, relativa alla soppressione o ridimensionamento di quegli uffici che non hanno un bacino di almeno 60mila utenti. Siniscola e il suo circondario, non raggiungono questi numeri e quindi l’ufficio baroniese che supporta comunque decine di migliaia di persone, rischia di chiudere dopo che negli anni scorsi era riuscito a resistere ai tagli grazie alla disponibilità del Comune che aveva concesso la sede di via Trieste.

Un secco «No» alla ventilata chiusura degli uffici, arriva dall’amministrazione comunale. «La ventilata chiusura dello sportello Inps ci preoccupa fortemente – dice il sindaco Gianluigi Farris – Non si può accettare che questo territorio subisca un ulteriore scippo di servizio pubblico e non capiamo le motivazioni di questa chiusura visto che il Comune da anni ha messo a disposizione gratuitamente i locali del vecchio municipio di via Sassari. Tale smantellamento – prosegue Farris – è ancora più inaccettabile perché porta disagio soprattutto alle fasce deboli, pensionati e anziani, che in caso di chiusura si dovrebbero recare a Nuoro. Riteniamo, quindi, che si tratta di un servizio essenziale per Siniscola e per un vasto territorio i cui utenti, si appoggiano allo sportello. Prendiamo atto che, come in altri casi, la distanza tra istituzioni e cittadini diventa sempre più larga soprattutto in presenza di una utenza gravemente colpita dalla crisi economica e sempre più esasperata dalla difficoltà di avere risposte chiare dallo Stato. Siamo vicini ai nostri concittadini, siamo e saremo sempre presenti e ci mobiliteremo come già fatto in passato per evitare la chiusura di servizi indispensabili come Inps, Equitalia, Abbanoa e centro servizi lavoro».

«È nostra intenzione – conclude Farris – organizzare a breve una mobilitazione popolare chiedendo il supporto degli altri sindaci e dei politici regionali che abbiamo già avvertito, affinché facciano i propri passi ed evitare così disservizi ai cittadini che, oltretutto, influiscono negativamente anche sull’indotto economico».

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