La Nuova Sardegna

Nuoro

Gianoglio: «Il mio impegno per la città»

di Alessandro Mele

L’ex sindaco racconta in un libro la sua esperienza alla guida dell’amministrazione

17 novembre 2017
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NUORO. Tutto pronto in vista della presentazione dell’ultima fatica letteraria di Gonario Gianoglio che ha deciso di mettere nero su bianco la sua esperienza da sindaco del capoluogo barbaricino tra il 1964 e il 1969. La sua avventura amministrativa raccolta nell’opera “Gonario Gianoglio. Sindaco di Nuoro” edita dalla 13 Lab Edition, sarà raccontata domani sera nella sala convegni dell’Exme di piazza Mameli a partire dalle 18. «Non c’è una pietra a Nuoro che non sia stata messa dalla nostra amministrazione – racconta Gonario Gianoglio –, iniziammo questa avventura con due obiettivi: uno interno al partito e uno esterno, in merito al primo, come giovani volevamo espugnare le roccaforti della Democrazia cristiana e abbiamo deciso di presentare questa lista alle comunali, pur vincendo non abbiamo rottamato nessuno infatti i grandi sono rimasti ai loro posti di potere in ambito regionale e nazionale. Il secondo obiettivo era ottenere un risultato sul piano sociale: sono stato il sindaco più giovane tra i capoluoghi di provincia italiani a soli 32 anni». Un quinquennio avvincente quello di Gonario Gianoglio: circa 1.000 deliberazioni quasi tutte (il 92% grazie a un grande lavoro di cooperazione anche con le opposizioni) all’unanimità. Tra queste qualche fiore all’occhiello come quella contro i bombardamenti del ‘68 in Vietnam. «Abbiamo ottenuto due grandi successi in cinque anni – prosegue l’ex sindaco – non abbiamo perseguito alcun interesse privato e abbiamo cercato di dare una spinta sulla cultura dell’Atene sarda come dimostrato anche l’avvento di piazza Sebastiano Satta. Il libro nasce dalla convinzione di aver operato bene come dimostrano i 5003 voti sui 15.000 disponibili alle elezioni, un record ancora imbattuto». Tra i meriti dell’amministrazione Gianoglio anche la prima consulta giovanile con delle elezioni che hanno visto trionfare Antonello Soro come sindaco dei giovani e come vice Gian Paolo Mele Corriga, le tematiche affrontate erano soprattutto pubblica istruzione e sport.

«Ho avuto un arricchimento sotto l’aspetto sociale: continuamente incontro nuoresi felici di vedermi – conclude Gianoglio – tante cose sono cambiate tra ieri e oggi: andavo personalmente con mia moglie a controllare il funzionamento anche delle fogne, parlavamo per strada con la gente e c’era tempestività nell’operare. Auspico che il libro abbia il successo che merita, una conversazione con Nicola Guiso che è stato capo ufficio stampa della Democrazia cristiana, un partito che è stato per me una seconda natura. Provenendo da una famiglia cattolica, ho poi conosciuto persone di grande spessore culturale che hanno contribuito a formare in me un modo di vivere e un modo di pensare valido tutt’oggi. Un unico rammarico: le demolizioni del vecchio carcere e del mattatoio non sono state capite dalla comunità, c’era dietro un aspetto sociale e sanitario non l’intento di voler cancellare la storia della città».

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