La Nuova Sardegna

Nuoro

Spaccio di droga in Ogliastra condannate dal gup 5 persone

di Giusy Ferreli
Spaccio di droga in Ogliastra condannate dal gup 5 persone

Assoluzione per altri 9 imputati coinvolti nell’operazione Cheope scattata all’alba del 4 maggio 2011 I carabinieri della Compagnia di Lanusei avviarono le indagini sull’organizzazione due anni prima

17 novembre 2017
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LANUSEI. Traffico di droga tra l’Ogliastra e Cagliari: si è concluso con 5 condanne e 9 assoluzioni il rito abbreviato a carico di un gruppo di persone ritenute componenti di una banda specializzata nello spaccio di sostanze stupefacenti, dall’hashish all’eroina.

Il giudice per le udienze preliminari di Lanusei, Francesco Alterio ha accolto in parte le richeiste del pm Nicoal Giua Marassi condannando Luciano Mirai (un anno di reclusione), Bonifacio Piero Rugiani (un anno e sei mesi), Nuccio Cossu (un anno), Giambattista Ladu (otto mesi) e Rossano Corrias (otto mesi) perché considerati responsabili del giro di sostanze stupefacenti che in Ogliastra aveva il suo epicentro tra Tortolì e Santa Maria Navarrese ma che intesseva intensi rapporti con il cagliaritano.

Il gup ha invece assolto Cristian Murgia, Mario Bruno Loddo, Michele Serra, Gianluca Di Martino, Marco Pisano, Gianluca Pibia, Stefano Gerbino, Enea Mascia e Simone Calisi. Tutto partì nel maggio del 2011 con l’operazione denominata Cheope. Dopo anni di indagini serrate da parte dei carabinieri della compagnia di Lanusei, coordinate dall’allora procuratore della Repubblica, Domenico Fiordalisi, gli investigatori chiusero il cerchio. Nel blitz che portò all’arresto della banda furono impegnati, oltre gli uomini della stazione dei centri di Tortolì e Santa Maria Navarrese da cui partirono le indagini, gli uomini della squadriglia di Jerzu, le unità cinofile di Abbasanta, il nucleo operativo di Cagliari e della stazione di Alessandrina (Roma). In tutto una settantina di uomini supportati dagli artificieri perché nel corso delle innumerevoli perquisizioni effettuate venne rinvenuto anche del tritolo. L'inchiesta risale al 2009: avevano tenuto d'occhio per mesi le persone sospettate di trafficare la droga. Avevano ascoltato le conversazioni e osservato i loro movimenti. E alla fine erano riusciti a ricostruire i ranghi dell’organizzazione in cui un ruolo rilevante avevano, secondo gli investigatori, Luciano Mirai e Bonifacio Rugiano, entrambi condannati ieri pomeriggio dal gup di Lanusei. L’organizzazione comprava la droga direttamente nel mercato cagliaritano per poi distribuirla ai vari piccoli spacciatori ogliastrini che si occupava della vendita al dettaglio. L’operazione venne denominata Cheope perché diversi erano i filoni riconducibili ad un vertice come nel caso delle piramidi. Gli imputati erano difesi dal collegio difensivo composto, tra gli altri dagli avvocati Marcella Lepori, Paolo Pilia, Sebastiano Tronci, Bruno Pilia, Davide Burchi e Luigi Cardia.



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