La Nuova Sardegna

Nuoro

Folla di fedeli in città per la festa delle Grazie

di Alessandro Mele
Folla di fedeli in città per la festa delle Grazie

Venti i ceri votivi donati al santuario dall’amministrazione comunale Don Magliani: «Ma la ristrutturazione della chiesa non è ancora partita» 

22 novembre 2017
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NUORO. La festa in onore della Vergine delle Grazie ha avuto inizio nella prima mattina, con l’arrivo della confraternita e di tanti nuoresi in costume, giunti al municipio di via Dante, per ricevere, dalle mani del sindaco di Nuoro Andrea Soddu, i ceri votivi. Venti quest’anno i ceri consegnati dall’amministrazione comunale, da portare in dono, come in usanza ormai dal 1812, alla Madonna in segno di scioglimento dell’antico voto. Il rito della consegna dei ceri, ha visto partecipare numerosi membri del consiglio comunale oltre che un nutrito numero di fedeli.

Particolarmente suggestiva, la processione. Come da tradizione, infatti, il corteo di costumi e l’amministrazione comunale, hanno incontrato, lungo il corso Garibaldi, il capitolo dei canonici della Cattedrale, per poi raggiungere in un unico corteo, il grande santuario di Seuna. Ad accoglierli, un infinito numero di fedeli e pellegrini, giunti con ogni mezzo a Nuoro per la sentitissima ricorrenza mariana. Presenti, tutte le autorità civili e militari, tra cui, oltre il sindaco di Nuoro, alcuni ex sindaci del capoluogo barbaricino e numerosi membri del consiglio regionale.

La celebrazione solenne è stata presieduta dal vescovo Emerito di Ales-Terralba Giovanni Dettori (il vescovo di Nuoro Mosè Marcia si trova in Argentina per accompagnare don Antonello Tuvone nell’inizio del suo cammino missionario) e concelebrata dal capitolo dei canonici della Cattedrale di Nuoro. La funzione è stata animata, con i canti tipici della liturgia, dalla storica corale Schola Cantorum Nicolao Praglia, diretta dalla giovanissima Tiziana Puggioni, succeduta ad Ugo Collu, maestro storico della corale delle Grazie.

Particolarmente emozionante, tutta la celebrazione, anche grazie al rito centrale della accensione dei ceri votivi, posti sotto la statuetta lignea della Madonna ed alla omelia del vescovo Dettori, incentrata sull’importanza della devozione mariana per il territorio e sulla centralità della sua figura e della sua missione per la vita di ognuno. Al termine della celebrazione, i saluti e i ringraziamenti del parroco Padre Giuseppe Magliani rivolti non solo ai fedeli e alle autorità ma anche al capitolo dei canonici e al predicatore di quest’anno don Marco Statzu che ha guidato la riflessione di tutti in questi nove giorni di celebrazioni. Padre Magliani ha chiuso il suo discorso con una nota dolente: la ristrutturazione dell’antico Santuario, nel cuore del rione storico di Seuna, annunciata alla fine della novena dello scorso anno e che sarebbe dovuta cominciare agli inizi del 2017, non è ancora avvenuta. «Le forze umane – un chiaro riferimento all’amministrazione comunale – che sarebbero dovute intervenire con progetti e finanziamenti a favore della ristrutturazione dell’antico santuario ancora non hanno mantenuto fede alla parola data – ha detto il parroco della Grazie –, ci affidiamo all’intercessione della Vergine delle Grazie per il meglio che deve essere fatto per questo bene di importanza religiosa e artistica della città». Il tipico canto alla Madonna, il “Deus ti salvet Maria”, intonato dalla moltitudine dei presenti, ha accompagnato il finire della funzione e dei festeggiamenti. Nel pomeriggio, dopo la celebrazione dei Vespri, si è svolta la tradizionale processione con il simulacro della Madonna per le vie di Seuna seguita dalla benedizione eucaristica.

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