La Nuova Sardegna

DORGALI. Ponte di Oloè a parte, sarà un 2018 con la rete stradale principale “in ordine” per Dorgali. Finalmente, grazie ad Anas e Provincia ma anche all’amministrazione comunale, dopo anni di stallo e con la viabilità ridotta in condizioni pietose, qualcosa si è mosso. Le due strade provinciali, la numero 38 che da Oddorue porta fino al bivio di Lula e la 126 che dalla galleria porta fino all’abitato di Cala Gonone sono state sistemate al meglio. Adesso si può circolare senza il rischio di danneggiare le vetture. Terminato, anche il lavoro delle due società che avevano in appalto l’opera di ristrutturazione e del rifacimento della segnaletica orizzontale. E adesso, dovrebbero sparire anche i cartelli di limitazione della velocità che era stata portata a 30 chilometri orari. L’amministrazione comunale guidata dalla sindaca pentastellata Maria Itria Fancello, di recente ha provveduto alla sistemazione delle strade interne nell’abito di Dorgali e Cala Gonone. Anche questo lavoro che era divenuto improrogabile, è già stato portato a termine. A Cala Gonone, adesso si attendono gli annunciati lavori in via Renzo Laconi, assieme a quelli di Viale Colombo, l’arteria principale di accesso al centro abitato della frazione marina dorgalese. Un’opera di cui si parla da tempo ma che finora è rimasta solo un progetto nel cassetto. È una delle strade più trafficate eppure il manto stradale e i marciapiedi sono da terzo mondo e, per una località che vive di turismo, non è proprio il massimo. Lavori in corso da parte dell’Anas invece, in tutta via Lamarmora, la strada principale che taglia in due Dorgali. Un manto di asfalto è stato steso a partire dall’ingresso alto, per chi arriva da Cala Gonone, in località Gurosai, passando per il centro abitato fino all’uscita in direzione Nuoro. Un ottimo lavoro che rimette a posto le cose dopo tanti anni in cui l'infaticabile gruppo di cantonieri di Urzulei ha coperto, per quanto possibile le buche che rendevano la strada a dir pericolosa. Il neo più grande adesso, resta quello della chiusura del ponte di Oloè sulla provinciale Dorgali-Oliena. La gente vuole e ha bisogno di certezze. Le parole non aiutano i lavoratori che giornalmente devono percorrere decine di chilometri in più per raggiungere il posto di lavoro con l’inevitabile incremento dei costi.