La Nuova Sardegna

Nuoro

Tutti uniti contro la chiusura dell’Inps

Tutti uniti contro la chiusura dell’Inps

Siniscola, sindaci del territorio sul piede di guerra: «Occorre una mobilitazione generale»

30 novembre 2017
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SINISCOLA. Sindaci del territorio compatti contro la ventilata chiusura degli uffici Inps. Dopo i timori paventati in seguito alla soppressione di alcune sedi periferiche tra le quali, quella di Siniscola che garantisce i servizi previdenziali in un vasto territorio che comprende oltre al capoluogo baroniese anche i comuni di Posada, Lodè, Torpè, Budoni e San Teodoro, i sindaci fanno quadrato e si schierano per il mantenimento dell’importante presidio. Nei giorni scorsi, c’è stato un incontro che ha visto partecipi Gian Luigi Farris, Roberto Tola, Giuseppe Porcheddu, Omar Cabras, Graziano Spanu e Domenico Mannironi, i primi cittadini, preoccupati per le voci di soppressione dell’Inps siniscolese, hanno sollecitato l’intervento dell’Anci che in una nota, ha chiesto poi all’Inps regionale un incontro urgente per verificare la situazione e trovare un accordo condiviso di salvaguardia dei servizi esistenti. Occorre quindi una mobilitazione generale per bloccare la chiusura degli uffici, tenuto conto che qualche anno fa il comune di Siniscola, aveva messo a disposizione dell’istituto dei locali di proprietà, ritenendo così di risolvere in maniera definitiva il problema della soppressione. «Assieme a tutti gli altri sindaci – dice il primo cittadino di Siniscola Gianluigi Farris – siamo abbastanza preoccupati delle voci che circolano in merito alla riduzione dei servizi Inps in Sardegna. Bisogna scongiurare il pericolo di soppressione di un servizio necessario in un contesto che presenta diversi deficit infrastrutturali. Nell’incontro che abbiamo avuto si è convenuto che tutt’ora permangono i fattori che avevano portato all’istituzione della sede decentrata che superavano e superano i criteri costi/benefici. In particolare: la distanza dalla sede di Nuoro che nessuno nei nostri comuni può raggiungere anche utilizzando mezzi propri in tempi brevi, la particolare situazione orografica del territorio unita alla sua vastità e la scarsa presenza di vie di comunicazione efficienti, l’eccezionale crisi economica e sociale che da anni grava sul territorio». Basti pensare alla posizione di Lodè, ma anche alle frazioni di Torpè e Budoni, difficili da raggiungere a causa della distanza e delle pessime condizioni delle strade. Tutti i sindaci, preso atto del radicamento del territorio e dello stretto rapporto che l’istituto ha sviluppato con le comunità locali, chiedono che la sede Inps continui ad operare nei locali messi a disposizione a Siniscola. (s.s.)

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