La Nuova Sardegna

Nuoro

Dalla neve alla siccità: il 2017 dei vigili del fuoco

di Valeria Gianoglio
Dalla neve alla siccità: il 2017 dei vigili del fuoco

Per la festa della patrona il comando traccia il bilancio degli ultimi 12 mesi Sassu: «Siamo riusciti a spuntarla grazie all’impegno di tutto il personale»

04 dicembre 2017
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NUORO. Comincia con il super-lavoro legato all’emergenza neve dello scorso gennaio, e una sequenza da competizione di interventi per soccorrere pastori rimasti intrappolati nel ghiaccio, bestiame che rischiava di morire di fame, anziani rimasti senza medicine per l’impossibilità di mettere il naso fuori dall’uscio di casa. Prosegue, dopo il freddo intenso del primo mese dell’anno, con un’estate segnata da un record di segno opposto: una siccità che prosciuga i bacini d’acqua, riduce allo stremo le campagne, costringe le popolazioni del territorio a chiedere con insistenza aiuto, interventi, scorte d’acqua. E si conclude, infine, con il sorriso e il profondo senso di attaccamento allo spirito del Corpo, di chi, come Francesco Saverio Murru, di Onanì, oggi si appresta a ricevere il riconoscimento della “Piccozza d’oro”, dopo una intera vita trascorsa sul campo. Nell’anno appena trascorso dai vigili del fuoco del comando provinciale di Nuoro, e che oggi toccherà il suo clou con la festa della patrona Santa Barbara, scorre la storia di un’intera provincia e dei tanti volti di chi, spesso, si trova a prestare soccorso o a riceverlo.

«Quest’anno – esordisce il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Fabio Sassu, abbiamo davvero cominciato con il botto, con quei giorni di superlavoro di fine gennaio legati all’emergenza neve. È stato un periodo straordinario, dal punto di vista del numero di interventi e dall’impegno di tutti gli uomini. Abbiamo attivato la colonna mobile regionale e cercato di alleviare il disagio provocato dall’ondata di gelo eccezionale. Poi, per fortuna, sotto l’aspetto climatico gli altri mesi sono stati meno impegnativi. Siamo partiti in anticipo, però, con la stagione degli incendi: l’apice lo abbiamo toccato a metà luglio quando siamo dovuti intervenire in una zona intensamente antropizzata d’estate come Budoni. Circa il 50 per cento degli incendi che abbiamo registrato quest’anno, è stato causato o comunque legato al discorso della siccità. La prolungata assenza di acqua, infatti, ha consentito ai roghi di propagarsi in modo più veloce. Ma, sempre in estate, e anche in questo autunno, abbiamo dato un grande contributo anche sul fronte dell’approvvigionamento idrico». Per il comandante Sassu, «è stato, insomma, un anno impegnativo sotto diversi aspetti. Un anno, aggiunge senza nascondere i problemi, affrontato «con una dotazione organica ridotta all’osso, dove però, grazie all’impegno generoso di tutti coloro che si sono messi a disposizione anche fuori turno, siamo stati capaci di affrontare le emergenze. E siamo pronti anche alle sfide del futuro». Anche l’ispettore antincendio e responsabile relazioni esterne del comando provinciale, Antonio Angotzi, nel ripercorrere il 2017 trascorso al lavoro insieme ai colleghi, non dimentica il super-lavoro dell’emergenza neve. «Dal 17 al 25 gennaio – spiega – il comando e i vari distaccamenti sono stati impegnati su più fronti. La neve ci ha messo alla prova sia come uomini e mezzi, sia come struttura operativa. È stato sicuramente il momento più critico del nostro anno. E siamo riusciti ad affrontarlo grazie alla straordinaria disponibilità di tutto il personale dei vigili del fuoco della provincia, che ha coperto le carenze di organico che abbiamo in diversi settori, e in particolare in quello dei funzionari». E la questione dell’organico è al centro anche della riflessione fatta dal segretario generale della Fns-Cisl, e caposquadra provinciale dei vigili del fuoco, Nino Manca.

«Abbiamo carenze di personale sia nel settore operativo, sia tra i funzionari – spiega – ci sono tre sedi non a pieno organico, Macomer, Sorgono e Tortolì, e ci mancano anche 3 ispettori e due funzionari. Per completare l’organico ci servirebbero altre 36 unità: 16 tra i vari distaccamenti, e 20 nella sede centrale del comando, a Funtana Buddia. Anche sul fronte mezzi registriamo alcune carenze. Ma contiamo di riuscire ad avere la nostra parte dello stanziamento di un milione di euro appena disposto dal governo».

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