La Nuova Sardegna

Nuoro

sport e migranti 

Quando calcio fa rima con integrazione

di Lamberto Cugudda
Quando calcio fa rima con integrazione

TORTOLÌ. Un incontro di calcio per dare una spinta positiva all’integrazione dei minori stranieri non accompagnati che vivono, dallo scorso anno, nel centro di accoglienza “Porto sicuro”, che si...

06 dicembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





TORTOLÌ. Un incontro di calcio per dare una spinta positiva all’integrazione dei minori stranieri non accompagnati che vivono, dallo scorso anno, nel centro di accoglienza “Porto sicuro”, che si trova nella zona di santa Lucia, ai confini fra Girasole e Tortolì. La struttura è gestita dalla cooperativa Opportunity. Sabato, dalle 17.30, nel campo comunale di calcio “Sa suergera”, su invito della formazione juniores dell’Unione sportiva Tortolì, è stata disputata una partita di calcio con una formazione composta dai minori stranieri non accompagnati che vivono nella struttura di santa Lucia. Quattro di questi, della Guinea (due), del Gambia e della Costa d’Avorio, fanno parte della juniores dell’Us Tortolì, allenata da Alberto Marci, mentre anche qualche altro si allena e gioca con formazioni di altre categorie, sempre della cittadina costiera. La squadra di “Porto sicuro” è scesa in campo con un completo (dell’Us Tortolì) con maglia e calzettoni bianchi e pantaloncini neri. «Per noi e per tutti i ragazzi – ha detto sabato pomeriggio poco prima che la partita di calcio avesse inizio, Mara Mascia, consulente legale dell’Opportunity – l’invito a questa partita di calcio è stato qualcosa di veramente importante. I nostri giovani ospiti erano molto contenti e si sono preparati con il massimo impegno, capendo che oltre che essere un incontro sportivo, è un rilevante momento di confronto e aggregazione. Ecco perché ringraziamo di cuore l’allenatore della juniores dell’Us Tortolì, Alberto Marci, e tutta la società, per un gesto di grande significato. Speriamo che possa essere da esempio per altre società sportive e associazioni che operano a Tortolì-Arbatax e in tutta l’area ogliastrina». Nella struttura di accoglienza per minori stranieri non accompagnati sono ospitati 23 ragazzi. Di questi, tre studiano all’istituto alberghiero di viale santa Chiara, mentre gli altri frequentano il Cpia (Centro permanente istruzione adulti) serale di Tortolì per il conseguimento della licenza media. «Tre dei nostri ospiti – prosegue Mara Mascia – intendono andare a scuola di ballo moderno e hip hop, uno alla palestra di pugilato e un altro vorrebbe fare pattinaggio a rotelle».

Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative