La Nuova Sardegna

Nuoro

Crisi del mercato e siccità: 2017 nero per l’agricoltura

di Sergio Secci
Crisi del mercato e siccità: 2017 nero per l’agricoltura

Siniscola. Quest’anno sarà ricordato come uno dei peggiori per il comparto Gli allevatori: «Lottiamo anche con i prezzi degli agnelli pagati a 3,30 centesimi»

10 dicembre 2017
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SINISCOLA. Il 2017 sarà ricordato come una delle peggiori annate agricole degli ultimi quindici anni. Diverse le cause che stanno portando in sofferenza numerose aziende baroniesi. Il motivo principale resta naturalmente la drammatica siccità durata ben 10 mesi senza che, ai campi non serviti da irrigazione, arrivasse dal cielo una sola goccia d’acqua mentre, in quelle aziende servite dall’invaso del Maccheronis, il Consorzio di bonifica ha chiuso i rubinetti già dai primi giorni dell’estate mentre negli scorsi anni, proprio quell’acqua, dava una boccata di ossigeno per i campi di trifoglio estivi e per altre colture foraggere stagionali.

Oltre ai problemi idrici, gli allevatori lamentano comunque altre gravi problematiche: «Dobbiamo combattere con i prezzi degli agnelli che ci pagano ad appena 3 euro e 30 centesimi a peso vivo – dice Giuseppe Marrante, titolare di un azienda agricola a Siniscola – Senza poi considerare il dramma del prezzo del latte dove spuntiamo appena 55 centesimi al litro. Lamentiamo inoltre la lotta perenne delle aziende col cancro burocratico che ci trasciniamo ancora oggi nei ritardi di tutte le misure – conclude – dal premio unico per il benessere animale, all’indennità compensative e altro ancora. Per agricoltori e allevatori baroniesi, ma non solo, la nuova annata agraria è già partita con il piede sbagliato: le aziende sono ancora prive d’acqua considerando che tutti i bacini sardi sono semivuoti e il Maccheronis invasa appena l’11% del totale; permane la siccità e nella maggior parte delle campagne non si vede un filo d’erba.

«Peggio di così non potrebbe andare – dice sconsolato l’allevatore – Ci auspichiamo che almeno la natura ci venga a favore perché la politica sta facendo ben poco per aiutarci». Lamentele anche dal mondo agricolo: «Il comparto orticolo, viene lasciato in disparte – dice Martino Sanna di Torpè – È stato pubblicato il bando per accedere al ristoro dei danni subiti dagli agricoltori per la siccità, limitando la richiesta alle produzioni foraggere. Un’assurdità – spiega – si penalizzano così le produzioni orticole che hanno subito gravi danni e in alcuni casi non hanno potuto avviare le produzioni». Inoltre le aziende della baronia attendono il rimborso dei danni dell’alluvione che, dovevano essere liquidati entro il 20 novembre scorso. I rimborsi sono stati interrotti senza che le aziende abbiano ricevuto alcuna comunicazione. L’assessore all’agricoltura ci deve dare spiegazioni. Scadono il 18 dicembre infine le domande per la siccità da presentare ad Argea, possono farlo entro il 18 dicembre. Il modulo si può scaricare dal sito della Regione.

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