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Le cantine al centro della festa
ORTUERI. Successo per l’edizione 2017 di Cortes apertas, inserito nel circuito di Autunno in Barbagia che ha visto protagonisti gli artigiani e le tradizioni del paese. Nonostante il brutto tempo, i...
11 dicembre 2017
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ORTUERI. Successo per l’edizione 2017 di Cortes apertas, inserito nel circuito di Autunno in Barbagia che ha visto protagonisti gli artigiani e le tradizioni del paese. Nonostante il brutto tempo, i turisti non sono mancati nel paese famoso per i suoi vini corposi.
Organizzata dal Comune, in collaborazione con le associazioni locali, l’evento ha puntato sul meglio delle proprie produzioni. Molto seguiti i riti legati al mondo della vitivinicoltura; i turisti sono stati immersi nelle vecchie cantine, dove è stato possibile scoprire i segreti della vitivinicoltura. Ormai anche in questo centro, il vino costituisce una risorsa insostituibile e cantine come quella Carboni, continuano a riscuotere premi e tanti piccoli produttori riescono ad inserirsi bene sul mercato.
A cura dell’associazione Magasineris, a casa Cao, è stato ricostruito il ciclo della lavorazione del maiale. Seguito anche il concorso di pittura “sabores e colores de atongiu”. Tra le particolarità anche sa essida della maschera tradizionale de is sonaggiaos con s’Urtzu, e la riproposizione de is Inghirios attorno al falò. I momenti musicali sono stati curati dal coro femminile santa Maria, e dagli altri gruppi del paese. (g.m.)
Organizzata dal Comune, in collaborazione con le associazioni locali, l’evento ha puntato sul meglio delle proprie produzioni. Molto seguiti i riti legati al mondo della vitivinicoltura; i turisti sono stati immersi nelle vecchie cantine, dove è stato possibile scoprire i segreti della vitivinicoltura. Ormai anche in questo centro, il vino costituisce una risorsa insostituibile e cantine come quella Carboni, continuano a riscuotere premi e tanti piccoli produttori riescono ad inserirsi bene sul mercato.
A cura dell’associazione Magasineris, a casa Cao, è stato ricostruito il ciclo della lavorazione del maiale. Seguito anche il concorso di pittura “sabores e colores de atongiu”. Tra le particolarità anche sa essida della maschera tradizionale de is sonaggiaos con s’Urtzu, e la riproposizione de is Inghirios attorno al falò. I momenti musicali sono stati curati dal coro femminile santa Maria, e dagli altri gruppi del paese. (g.m.)