La Nuova Sardegna

Nuoro

inaugurazione 

«Il cimitero di Macomer vale il mandato»

«Il cimitero di Macomer vale il mandato»

Congiu (PdS) plaude alla soluzione di un problema che sinora non era mai stato risolto  

12 dicembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. «Un’opera che vale l’intero mandato». La pensa così il consigliere comunale e regionale del Partito dei Sardi, Gianfranco Congiu, che sull’inaugurazione e consacrazione del primo lotto del nuovo cimitero di Macomer in località Serbagusa a qualche chilometro dal centro cittadino e a neanche mille metri dal quartiere di Santa Maria è intervenuto con una nota. Congiu considera la realizzazione della nuova struttura, completamente finanziata con proventi non a carico della collettività ma solo ed esclusivamente dalla vendita dei loculi «un concentrato di buone pratiche amministrative e di capacità realizzativa».

Per l’esponente del PdS «il nuovo cimitero è argomento che almeno da 20 anni suscita polemiche e tensioni, nessuno è mai riuscito a risolverlo almeno sino ad oggi. Intanto si consumavano gli ultimi spazi del vecchio cimitero, si requisivano loculi già assegnati e si sovrapponevano nuovi moduli prefabbricati che raggiungevano il quarto e quinto piano». L’attuale amministrazione – sempre secondo il consigliere – non ha avuto alcun tentennamento privilegiando da sempre la realizzazione del nuovo impianto cimiteriale nella zona di Serbagusa in assoluta continuità con la felice intuizione di Tore Barria al quale riconosce il merito di essere uscito da un’annosa disputa con quanti allora ritenevano di poter costruire il nuovo cimitero a ridosso dell’ingresso nord senza considerare i vincoli archeologici che, di fatto, impedivano la costruzione di qualsiasi infrastruttura.

«La nuova ala non è completa in tutti i suoi elementi architettonici – conclude il consigliere regionale del PdS – né può dirsi che questa sia la sua conformazione definitiva ma è solo l’avvio di una costruzione che andrà a completarsi progressivamente secondo i canoni della modularità e a seconda del grado di efficienza delle amministrazioni che si succederanno nei prossimi 100 anni». Intanto a Macomer si è usciti definitivamente dalla emergenza con la realizzazione di qualcosa di significativo per la comunità. (p.m.s)



In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative