La Nuova Sardegna

Nuoro

Tossilo, il comitato civico: «Vogliamo un confronto»

di Paolo Maurizio Sechi
Tossilo, il comitato civico: «Vogliamo un confronto»

“Non bruciamoci il futuro” denuncia il silenzio dei sindaci: «Servono risposte»  Preoccupano le alte percentuali dei tumori nel distretto sanitario di Macomer

12 dicembre 2017
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MACOMER. Le ragioni dei cittadini e quelle degli amministratori. Le richieste degli uni e il silenzio degli altri. Il comitato Non bruciamoci il futuro, dopo la recente diffida da parte della Provincia di Nuoro alla Tossilo, società per azioni che gestisce l’inceneritore nella zona industriale di Macome, aveva chiesto un’assemblea pubblica ai sindaci del Marghine. Nessuna risposta è mai arrivata sul tavolo degli attivisti che in un documento stigmatizzano «il silenzio dei sindaci e i vaneggiamenti della Regione».

Il comitato interviene ponendo diverse domande sul problema ambientale anche in relazione alle violazioni delle prescrizioni Aia (autorizzazione integrata ambientale) e sulle criticità rilevate dall’Arpas di Oristano. «Arrivano a stretto giro di posta, su richiesta del sindaco di Macomer, rassicurazioni da parte della Regione secondo un copione ormai noto e scontato» è l’accusa del comitato che incalza: «La Regione dice al sindaco di Macomer che le inosservanze accertate debbano essere ricondotte alla prima fattispecie, escludendo quindi situazioni di pericolo e di danno per l’ambiente. E per la salute?» si chiedono i componenti di Non bruciamoci il futuro «Non è grave che siano state accertate violazioni alle prescrizioni Aia, per giunta rilevate durante una visita ispettiva preventivamente annunciata al gestore dall’autorità competente al controllo” nella quale sono state riscontrate, anche secondo la Regione, carenze gestionali da parte del gestore? Non è grave che le violazioni siano state oggetto di una comunicazione dell’Arpas alla Procura per un accertamento di ipotesi di reato?»

Una lunga serie di interrogativi che, almeno secondo il comitato, sarebbero dovuti essere al centro del confronto tra amministratori e cittadini. E che riguardano la salute pubblica- «Perché, nel contesto produttivo e ambientale delle aree del distretto sanitario di Macomer, non si richiedono all’Arpas e all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna rilevazioni e controlli relativi a eventuali contaminazioni di elementi tossici, come previsto dall’indagine dell’Assl nuorese, approvato nel 2011? Sono stati aggiornati i dati del Registro tumori che nel periodo 2003-2012 in un report, scomparso dal sito, aveva rilevato dati preoccupanti sull’incidenza delle patologie tumorali nel distretto sanitario di Macomer, che vedevano le donne al primo posto tra i vari distretti della Provincia di Nuoro e dell’Ogliastra, e i maschi al secondo?» Queste sono le domande che vorrebbero rivolgere ai sindaci del Marghine, ai vertici regionali, alla Tossilo Spa e al Consorzio industriale.



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