La Nuova Sardegna

Nuoro

Contributi bloccati esplode la protesta

Contributi bloccati esplode la protesta

Il “refresh” nel mirino di Coldiretti , sindaci e allevatori  La Regione non ha integrato i dati sui pascoli tradizionali

14 dicembre 2017
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NUORO. Un’improvvida dimenticanza degli uffici regionali ha avuto come diretta conseguenza il blocco di milioni e milioni di euro di premi comunitari destinati agli allevatori. La denuncia di Coldiretti, che ieri mattina ha chiamato a raccolta nella sede di Nuoro i sindaci del nuorese e dell’Ogliastra, riguarda il refresh. Un termine sconosciuto ai più che indica le foto aeree di tutto il territorio regionale che servono a distinguere le superfici agricole che usufruiscono dei contributi europei dalle superfici non agricole (boschi) che invece non ne hanno diritto. A nulla sono serviti i ripetuti promemoria di Coldiretti (l’ultimo inviato il 26 ottobre inviati a ridosso del 31 scadenza utile per aggiornare i dati) per sollecitare alla Regione un nuovo decreto che integrasse quello del 2015, destinato ad aggiornare l’elenco delle superfici su cui si svolgono le pratiche locali tradizionali.

E così le “foto interpretazioni” dell'ente nazionale che paga gli aiuti in agricoltura hanno fatto aumentare le aree boschive che pure sono tradizionalmente adibite a pascolo. Sono le famigerate “anomalie” che rallentano e bloccano l’erogazione degli aiuti comunitari alle aziende agricole anche quando si procede all’allineamento dei dati. Con una ulteriore battuta d’arresto per gli allevatori già fortemente penalizzati dalla vertenza sul prezzo del latte, dalle calamità naturali e dalla siccità. Al fianco di Alessandro Serra direttore di Coldiretti e del presidente Simone Cualbu anche i sindaci di Mamoiada, Fonni, Orgosolo, Dorgali e Talana. Tutti concordi nel chiedere l’immediato intervento dell’assessore regionale all’Agricoltura Pier Luigi Caria. A farne le spese sono in tanti. Uno di questi è l’allevatore arzanese Giuseppe Demurtas. La sua azienda ai piedi del Gennargentu, a “Sa Pruna” tra Arzana e Desulo, si è vista bloccare 100mila euro di contributi. «Le anomalie riguardano tre annualità» spiega Demurtas. Le cose non vanno meglio nel resto della provincia e dell’Isola. «La Sardegna è tra le regioni maggiormente danneggiate da queste rilevazioni. Questo perché sono presenti notevoli estensioni di macchia mediterranea e di pascolo arborato che sono classificate, dalla lettura delle foto aeree, come bosco e dunque come non ammissibili agli aiuti comunitari» tuonano Serra e Cualbu. Dall’elaborazione dei dati è emerso un incremento di oltre 16mila ettari delle superfici a bosco sulle quali potenzialmente possono essere svolte attività di pascolo locale tradizionale. (g.f.)

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