La Nuova Sardegna

Nuoro

Talana, è caccia ai due rapinatori

di Lamberto Cugudda
Talana, è caccia ai due rapinatori

L’amarezza del sindaco: «Così si vanificano gli sforzi di un’intera comunità»

14 dicembre 2017
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TALANA. Proseguono senza sosta le indagini dei carabinieri per cercare di individuare i due giovani armati (uno aveva una pistola semiautomatica e l’altro una bomba a mano) e con passamontagna, che poco dopo le 10.30 di martedì hanno rapinato l’ufficio postale di Talana. Il bottino è d 2300euro, ovvero tutto il contante che si trovava nella cassa dell’unico impiegato Luigi Rossi, di 38 anni, che è anche il direttore dell’ufficio. Il blitz malavitoso si è svolto in pochissimi minuti, dopo che due utenti erano appena usciti dall’ufficio di Poste Italiane, ubicato nel centro, nella via Vittorio Emanuele. Uno dei due, parlando in italiano, e facendo vedere la bomba a mano – come ha poi detto il direttore ai militari dell’Arma coordinati dal capitano Claudio Paparella – avrebbe detto al complice «sganciala», riferendosi alla sicura dello sportello in cui si passano raccomandate, lo hanno costretto ad aprire la porta blindata della zona dell’ufficio in cui opera. Visto che la cassaforte era aperta ma non vi erano contanti, si sono dovuti accontentare dei soli 2300 euro che erano nella cassa del direttore-impiegato. Che è stato trascinato fuori affinché non potesse dare l’allarme mentre i due scappavano di corsa verso una via laterale. Luigi Rossi ha schiacciato il campanello collegato con le forze dell’ordine alle 10.33 esatte. «Sono veramente amareggiato e preoccupato – ha detto subito dopo la rapina il sindaco Franco Tegas – anche perché a causa di qualche balordo rischiano di svanire tutti gli sforzi che, come comunità, stiamo facendo. Andiamo avanti anche se la delusione è veramente forte. E non dobbiamo farci scoraggiare. Grande e convinta solidarietà a Luigi». Che già rimase vittima della precedente rapina messa a segno nel primo pomeriggio del 31 agosto 2016 – in contemporanea con quella nel parcheggio multipiano del viale monsignor Virgilio a Tortolì – e che allora fruttò poco più di 70mila euro.

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