La Nuova Sardegna

Nuoro

Cortes a ovodda 

Una sfilata di 400 costumi da 80 paesi della Sardegna

Una sfilata di 400 costumi da 80 paesi della Sardegna

OVODDA. Si prepara un’edizione speciale di Cortes apertas a Ovodda, dove i saperi della tradizione, si sposano con la pittura, le ricette dei centenari e l’enogastronomia. Il paese dei centenari, che...

15 dicembre 2017
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OVODDA. Si prepara un’edizione speciale di Cortes apertas a Ovodda, dove i saperi della tradizione, si sposano con la pittura, le ricette dei centenari e l’enogastronomia. Il paese dei centenari, che ha fatto dell’accoglienza una delle sue prerogative, si prepara ad aprire le porte ai numerosi visitatori che sabato e domenica faranno un salto in paese alla ricerca dei prodotti della tradizione. Da il pane e vressa, de sas ispolas, ai premiati formaggi, ai manufatti in sughero, marmo alle scarpe in pelle. Passando per le vie pittoriche, dei costumi e dei gruppi folk, del canto a tenore e del coro polifonico. Quest’anno si prepara una sfilata di oltre 400 costumi in rappresentanza di 80 paesi della Sardegna. Maestro di cerimonia sarà Giuliano Marongiu, curatore die momenti culturali e f folkloristici. Una edizione quella di Cortes che, come preannuncia il comune, con in testa il sindaco Cristina Sedda, sarà fortemente caratterizzata dai valori dell’identità in tutte le sue forme. «La comunità ovoddese lavora da tempo per un’iniziativa che coinvolge tutti e che per la prima volta si svolgerà a ridosso del Natale – dice il primo cittadino – Sarà l’occasione per mettere in mostra, come sempre, quanto di più profondo appartiene alla cultura, alla tradizione e all’economia della nostra storia. Un paese che vive di emozioni e cose concrete e che per questo offre una splendida qualità della vita». La concomitanza con le festività favorisce un clima suggestivo, tra luminarie e presepi, tra cui quello “vivente” interpretato dai bambini della scuola elementare di Ovodda, che lo animeranno nel pomeriggio di domenica, a ridosso dell’evento “Isola in Festa” presentato da Giuliano Marongiu e Roberto Tangianu, che prevede la grande sfilata in costume sardo. «Un fiume di colori – come dice Giuliano Marongiu – che inonderà le vie del paese, gli angoli suggestivi, le antiche abitazioni in cui saranno esposti i saperi della comunità». Un gigantesco “ballu tundu” sarà l’atto conclusivo della manifestazione. (g.m.)

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