La Nuova Sardegna

Nuoro

«Pratosardo, comincia la nuova sfida»

di Luciano Piras
La caserma di Pratosardo
La caserma di Pratosardo

Il segretario della Cisl Fp: dopo venti anni un’occasione di sviluppo. L’indipendentista Devias: è solo una falsa promessa

17 dicembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. «Sono trascorsi venti anni dall’Accordo di programma firmato il 22 dicembre 1997. Ciò che mi sembra più importante in questa fase storica è l’attualità di quell’idea». Giorgio Mustaro, segretario generale della Cisl Funzione pubblica di Nuoro, non ha alcun dubbio: «La consegna ai militari della nuova caserma di Pratosardo è un’importante occasione per produrre indotto in un’area economicamente in affanno, per dirla con il ministro della Difesa Roberta Pinotti». Mustaro è il sindacalista che ha seguito passo passo l’iter partito venti anni fa con l’intesa Stato, Regione e Comune. Un accordo che non è «la semplice permuta di un terreno militare con un’area in pieno centro, o la semplicistica operazione di far tornare in Sardegna qualche centinaio di soldati» sottolinea. L’attualità, oggi come ieri, sta «nell’immutata volontà di favorire lo sviluppo socioculturale con iniziative più idonee per la conoscenza, la gestione e la valorizzazione del territorio e dell’ambiente. Questo era scritto nelle premesse dell’accordo. L’istituzione in città dell’università e dei corsi di laurea, mi sembra, in questo senso, la risposta più forte e più interessante».

Di tutt’altro avviso Pier Franco Devias, indipendentista, segretario di Liberu, acronimo di Liberos rispetados uguales: «È solo una falsa promessa. Questo scambio è palesemente svantaggioso per il Comune di Nuoro, anche perché le aree militari dismesse dovrebbero essere comunque riconsegnate alla comunità». «Ribadiamo la nostra contrarietà a tale progetto – si legge in un comunicato diffuso ieri pomeriggio dalla sezione nuorese di Liberu, “Paschedda Zau” –, un progetto portato avanti con soprusi nei confronti della cittadinanza che sconfinano anche nell’irregolarità amministrativa (come la violazione della normativa sugli usi civici su cui ricade lo stabile) e con una propaganda continua piena di falsità e confusione».

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.16252876:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.16252876:1653425313/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

«La caserma di Pratosardo – ribadisca Devias – è stata da tempo costruita e consegnata formalmente all’esercito, ma a tutt’oggi l’area di viale Sardegna risulta essere chiusa, abbandonata e inutilizzata se non per qualche rarissima e breve occasione, mentre il progetto del campus è stato trasferito in un altra parte della città e abbandonato». L’accordo del 1998, infatti, prevedeva lo scambio tra l’ex Artiglieria di viale Sardegna e la nuova caserma di Pratosardo.

«L’ex Artiglieria finirà il suo compito di vecchia caserma militare e diventerà storia della città e del territorio – riprende Giorgio Mustaro –. Dovremo vincere una nuova scommessa che sarà la ricollocazione dei circa 40 dipendenti civili che saranno utilizzati nella nuova struttura militare ed amministrativa. La Cisl Fp è pronta a dare il proprio contributo perché il trasferimento avvenga con la soddisfazione dei vari soggetti. Come tutte le novità suscita curiosità ed interesse. I dipendenti – chiude – sapranno affrontare con l’impegno sempre dimostrato anche questa nuova sfida, che non riguarda solo loro, ma l’intera comunità nuorese».
 

In Primo Piano

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 20mila persone sfila per le vie della città

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative