le zone interne
Un’occasione di riscossa per i piccoli paesi
di Michela Columbu
Da Orotelli a Ovodda , da Olzai a Gavoi e Mamoiada: tra artigianato, cultura e mostre
18 dicembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA
OROTELLI. È sicuramente positivo il bilancio di Autunno in Barbagia per i centri barbaricini dell’interno, serviti dalla strada statale 128. Da Orotelli fino a Ovodda, si è assistito a un brulicare di manifestazioni improntate sulla promozione delle aziende locali, e sulla ricerca della originalità.
Il rischio concreto è infatti quello di fare tante copie dello stesso cartellone per via delle medesime vocazioni economiche agropastorali di queste comunità. Necessario quindi ricercare e valorizzare quelle peculiarità che rendono unico ciascun paese.
È così mentre Orotelli ha puntato sugli antichi mestieri recuperati dai giovani, Oniferi ha dato visibilità al suo immenso patrimonio archeologico. Orani da tanti anni è la capitale dei maestri ferrai e dei falegnami, oltre patria di immensi artisti, mentre Sarule non può non rifarsi ai suoi telai e alle donne che tessono i meravigliosi tappeti.
Olzai ha la sua forza nella coltivazione del grano e in quella casa del ’700 dove Carmelo Floris ha scritto la storia della pittura del ’900. Ollolai punta sul suo immenso parco di San Basilio, sulla cestineria e sulla trasmissione di antiche manualità.
Il gioiello che è il centro storico di Gavoi ha ospitato invece le vocazioni produttive locali, mentre Mamoiada ha puntato su vino e Mamuthones. Fonni è meta ambita per via della sua montagna, e valorizza un tessuto imprenditoriale importante. Infine Ovodda paese del pane e di grande vena artistica.
Il rischio concreto è infatti quello di fare tante copie dello stesso cartellone per via delle medesime vocazioni economiche agropastorali di queste comunità. Necessario quindi ricercare e valorizzare quelle peculiarità che rendono unico ciascun paese.
È così mentre Orotelli ha puntato sugli antichi mestieri recuperati dai giovani, Oniferi ha dato visibilità al suo immenso patrimonio archeologico. Orani da tanti anni è la capitale dei maestri ferrai e dei falegnami, oltre patria di immensi artisti, mentre Sarule non può non rifarsi ai suoi telai e alle donne che tessono i meravigliosi tappeti.
Olzai ha la sua forza nella coltivazione del grano e in quella casa del ’700 dove Carmelo Floris ha scritto la storia della pittura del ’900. Ollolai punta sul suo immenso parco di San Basilio, sulla cestineria e sulla trasmissione di antiche manualità.
Il gioiello che è il centro storico di Gavoi ha ospitato invece le vocazioni produttive locali, mentre Mamoiada ha puntato su vino e Mamuthones. Fonni è meta ambita per via della sua montagna, e valorizza un tessuto imprenditoriale importante. Infine Ovodda paese del pane e di grande vena artistica.