La Nuova Sardegna

Nuoro

Una biblioteca digitale per il Vate della Sardegna

di Alessandro Mele
Una biblioteca digitale per il Vate della Sardegna

Successo dell’iniziativa promossa dal Consorzio per la pubblica lettura Le opere del poeta Sebastiano Satta saranno presto fruibili anche sui social

18 dicembre 2017
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NUORO. I numeri: 335.720 accessi al portale da giugno ad oggi, 4.187 file scaricabili, 521 cartelle di documenti disponibili. È questa la portata della Biblioteca digitale Sebastiano Satta. Un progetto del Consorzio che porta il nome del Vate, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, per il quale è stato coinvolto anche Massimo Satta, nipote di Bustianu e figlio di Vindice. Il Consorzio per la pubblica lettura, intitolato al poeta sin dalla fondazione della biblioteca nel 1933, ha tra i suoi obiettivi la conservazione della memoria delle opere di Sebastiano Satta attraverso una collezione di libri, pubblicazioni, documenti e oggetti appartenuti al poeta o a lui riconducibili che, grazie agli eredi della famiglia, sono incardinati nel patrimonio dell’ente.

L’occasione fornita dalle celebrazioni del centenario della morte del poeta nel 2014, ha dimostrato l’attualità della riflessione sulla sua figura e la necessità di predisporre strumenti adeguati alla cultura digitale di oggi. Il progetto di Biblioteca digitale vuole essere un esempio nella modernità. Il progetto si sviluppa sui tre focus che ne danno una scansione logica e una visione generale: digitalizzazione, un sito dedicato e social media e una biblioteca virtuale.

La conservazione e l’accesso ai materiali presenti e di quelli che ne faranno parte in seguito, sono assicurati dalla digitalizzazione sia degli oggetti bidimensionali che di quelli tridimensionali secondo standard internazionali di interoperabilità, conservazione a lungo termine e qualità dell’informazione. Lo scopo è garantire l’accesso libero e universale alle risorse digitalizzate e ai servizi connessi. La possibilità per l’utente di localizzare i punti d’interesse e di essere raggiunto in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, apre nuove prospettive per la comunicazione.

Il portale descrive il contesto storico e artistico del periodo di vita del poeta e lo stato attuale dell’elaborazione rispetto ai diversi temi su cui ha lavorato Sebastiano Satta, per creare un circuito non solo di fruizione ma anche di sostegno alla produzione culturale di poesia e critica letteraria, di ricerca antropologica e giuridica, di creazione nelle arti visive e di attenzione al contesto naturalistico, ricomponendo così una memoria completa. Il progetto prevede l’intervento sui social media creando uno spazio interattivo di comunicazione che si svilupperà, tramite le pagine dedicate su Twitter, su Youtube e su Instagram la cui vocazione alla creazione di una memoria visiva è in linea con le intuizioni di Satta, già fotografo agli inizi del ‘900. Tutte le funzionalità presenti sul sito saranno in futuro fruibili anche attraverso il progetto di una apposita applicazione per smartphone e tablet.

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