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Oniferi, 4 fucilate contro il camion che trasporta i rifiuti
di Valeria Gianoglio
Nuovo attentato dopo l’incendio di una settimana fa Nel mirino ancora una volta un mezzo della ditta Econord
20 dicembre 2017
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ONIFERI. Una settimana fa, un camion dei rifiuti della ditta Econord era stato distrutto dalle fiamme a Oniferi. Ieri mattina, intorno alle 4.30, quando il paese era ancora avvolto nel buio e i residenti sonnecchiavano, un altro mezzo della stessa ditta è stato raggiunto da quattro colpi di fucile. Chiunque li abbia esplosi, ha atteso che il conducente del camion scendesse a terra per raccogliere i rifiuti, e poi ha dato fuoco. I colpi hanno frantumato il vetro del mezzo, all’altezza della cabina.
Il conducente, seppur comprensibilmente spaventato, non è stato ferito in alcun modo perché nel momento nel quale sono stati esplosi i colpi, era a terra, intento nella raccolta di alcune buste dai bidoni dei rifiuti e si trovava a parecchia distanza dal camion. Attorno al servizio di raccolta dei rifiuti, dunque, negli ultimi sette giorni l’aria si è fatta decisamente pesante, a Oniferi. Dopo l’incendio dello scorso 13 dicembre, infatti, ieri si è aggiunto un nuovo episodio inquietante sul quale stanno indagando i carabinieri della stazione del paese, coordinati dal comandante della compagnia di Ottana, Massimo Meloni, e dal maresciallo Antonio Laezza. E se, per l’incendio di una settimana fa, non era stata stabilita con certezza l’origine dolosa, sull’episodio accaduto ieri mattina, invece, non esistono dubbi di sorta. Si tratta di un gesto che è stato programmato e portato a termine in modo freddo e preciso con l’intento, probabilmente, di lanciare un segnale nei confronti della stessa ditta che ha in appalto il servizio di raccolta dei rifiuti nel comune di Oniferi. Sette giorni fa, dunque, a essere danneggiato, e in quel caso dalle fiamme, era stato un autocarro compattatore di proprietà della stessa ditta. E da subito, seppur in assenza di tracce chiare del passaggio degli attentatori, si era pensato a un atto doloso. Negli ultimi mesi, del resto, le ditte che si occupano della raccolta dei rifiuti, in provincia di Nuoro, sono state più volte al centro di attentati, incendi, e altri episodi intimidatori. E più volte, le vicende che hanno colpito quelle ditte sono state oggetto delle indagini dei carabinieri. Finora, tuttavia, le indagini e le inchieste aperte dalla Procura non sono ancora arrivate a una svolta: ad accertare chi si stia muovendo, nei vari paesi, dietro questi attentati.
Il conducente, seppur comprensibilmente spaventato, non è stato ferito in alcun modo perché nel momento nel quale sono stati esplosi i colpi, era a terra, intento nella raccolta di alcune buste dai bidoni dei rifiuti e si trovava a parecchia distanza dal camion. Attorno al servizio di raccolta dei rifiuti, dunque, negli ultimi sette giorni l’aria si è fatta decisamente pesante, a Oniferi. Dopo l’incendio dello scorso 13 dicembre, infatti, ieri si è aggiunto un nuovo episodio inquietante sul quale stanno indagando i carabinieri della stazione del paese, coordinati dal comandante della compagnia di Ottana, Massimo Meloni, e dal maresciallo Antonio Laezza. E se, per l’incendio di una settimana fa, non era stata stabilita con certezza l’origine dolosa, sull’episodio accaduto ieri mattina, invece, non esistono dubbi di sorta. Si tratta di un gesto che è stato programmato e portato a termine in modo freddo e preciso con l’intento, probabilmente, di lanciare un segnale nei confronti della stessa ditta che ha in appalto il servizio di raccolta dei rifiuti nel comune di Oniferi. Sette giorni fa, dunque, a essere danneggiato, e in quel caso dalle fiamme, era stato un autocarro compattatore di proprietà della stessa ditta. E da subito, seppur in assenza di tracce chiare del passaggio degli attentatori, si era pensato a un atto doloso. Negli ultimi mesi, del resto, le ditte che si occupano della raccolta dei rifiuti, in provincia di Nuoro, sono state più volte al centro di attentati, incendi, e altri episodi intimidatori. E più volte, le vicende che hanno colpito quelle ditte sono state oggetto delle indagini dei carabinieri. Finora, tuttavia, le indagini e le inchieste aperte dalla Procura non sono ancora arrivate a una svolta: ad accertare chi si stia muovendo, nei vari paesi, dietro questi attentati.
