La Nuova Sardegna

Nuoro

Tre Comuni fanno squadra con i giovani

Tre Comuni fanno squadra con i giovani

Irgoli, Loculi e Onifai promuovono con la coop Lariso il progetto educativo “Roccia e acqua”

12 gennaio 2018
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IRGOLI. “Roccia e acqua” è il nome di un percorso educativo del tutto innovativo che a partire da lunedì prossimo, 15 gennaio, accompagnerà i bambini e gli adolescenti dell’Istituto comprensivo di Irgoli nel loro tragitto evolutivo. Il progetto, al quale hanno aderito le amministrazioni comunali di Irgoli, Loculi ed Onifai, è stato voluto dai tre sindaci che hanno scelto di dare dei nuovi indirizzi alle politiche giovanili ponendo come finalità la promozione del benessere di bambini e adolescenti attraverso l’attuazione di interventi di prevenzione a partire dalla scuola primaria. Con il progetto, il cui sviluppo sarà triennale, si vuole inoltre dare continuità agli interventi rivolti ai più giovani ponendo anche attenzione alla ricaduta nel tempo. L’intervento, ideato dagli esperti della Cooperativa Lariso e condiviso con l’assessore comunale di Irgoli ai Servizi sociali Daniela Murru che ha fatto da tramite con i tre comuni, ha come obiettivo quello di formare uno studente “Roccia e acqua”, capace cioè di essere “roccia” (assertivo, risoluto, sicuro di sé) quando è necessario ma anche “acqua” (collaborativo, cedevole, adattabile) a seconda delle circostanze. Attraverso degli esercizi fondati sul rispetto delle regole e sul rispetto degli altri, gli studenti di quattro classi della primaria e due classi della secondaria di primo grado saranno messi alla prova in uno spazio-palestra in cui attraverso una serie di attività psicofisiche avranno modo di apprendere le abilità prosociali, di gestire il conflitto, di promuovere l’empatia e la capacità relazionali non solo in ambito scolastico, ma anche in famiglia e nella comunità. Nei 18 paesi del mondo in cui viene utilizzato il programma ha migliorato il clima scolastico, potenziato l’apprendimento, abbassato i livelli di aggressività e violenza, contrastato il bullismo e il cyberbullismo riportando la didattica corporea in primo piano e contrastando la tendenza degli studenti nativi digitali a vivere ed abitare sempre più lo spazio virtuale.



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