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di Lamberto Cugudda
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TORTOLÌ. Si stringono tutti e tre, a farsi forza, davanti all’albero di Natale che ancora non è stato rimosso. Un albero che, anche Luca, volato in cielo martedì sera, aveva contribuito a fare,...

13 gennaio 2018
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TORTOLÌ. Si stringono tutti e tre, a farsi forza, davanti all’albero di Natale che ancora non è stato rimosso. Un albero che, anche Luca, volato in cielo martedì sera, aveva contribuito a fare, insieme al fratellino Christian (12 anni), il padre Franco Pisano e la madre Valeria Cocco. In casa anche il nonno paterno Carmine (93 anni), Mario (fratello di Franco) e il loro cognato Giampietro. In quella casa, dove ancora tutto parla di Luca, strappato troppo giovane a una vita gioiosa di un 19enne normale, il padre guarda affettuoso la moglie e il figlioletto. «Dobbiamo andare avanti – dice – per Christian. Anche durante le esequie è stato lui a farci forza. E’ terribile quanto accaduto. Il ricordo di Luca è fortissimo, in ogni cosa». Christian, si avvicina ai genitori, e così come ha fatto durante il rito funebre tenutosi giovedì pomeriggio nella chiesa di san Giorgio, li conforta con la sua presenza costante «in ricordo del fratello migliore del mondo» (come ha detto al termine del rito funebre, in chiesa ndr) che ora non c’è più». Nonostante il dolore straziante, Franco, Valeria e Christian hanno un grande pensiero per quanti sono stati loro veramente vicini. «Ringraziamo – affermano i genitori e il fratello di Luca, “l’angelo volato in cielo”, come hanno scritto nel loro necrologio – l’Unità operativa di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, in particolare la sua direttrice Assunta Marongiu, e la direttrice del nosocomio, Grazia Cattina, per loro alta professionalità e profonda umanità. E ancora, tutti i medici e il personale infermieristico che minuto per minuto hanno seguito le nostre giornate accanto al nostro Luca». I genitori e il fratellino dello studente all’ultimo anno del Liceo scientifico proseguono con i loro ringraziamenti. «Vogliamo dire grazie – fanno rilevare – al Comune di Tortolì-Arbatax nella persona del sindaco Massimo Cannas, e alla scuola. Un grandissimo abbraccio e un grazie a tutti gli amici di Luca, ai nostri amici e a tutti i parenti che ci hanno aiutato nel nostro percorso di speranza e sofferenza. Grazie all’intera comunità di Tortolì-Arbatax e a tutta l’Ogliastra, per esserci stati vicini». I genitori e il fratellino di Luca Pisano non scordano il conforto ottenuto dalla chiesa. «Un grande particolare, da tutti noi – sottolineano – al parroco di Stella Maris Arbatax (cui fa capo la famiglia, che abita nella zona del quartiere Zinnias, di fronte al campo di calcio e al Teatro tenda ndr), don Piergiorgio Pisu, e al suo predecessore, nonché amico, don Giorgio Cabras». Quest’ultimo, che per un ventennio guidò la parrocchia di Stella Maris, battezzò Luca e lo preparò alla prima comunione e alla cresima. E con lui fu chierichetto. Nel loro necrologio, la mamma, il padre, il fratellino e tutta la famiglia hanno scritto: «È volato in cielo un angelo, che anche se per breve tempo, ha illuminato con la sua gioia il cuore di tutti noi, grazie Luca per esserci stato. Ti ameremo per sempre. Mamma, papà, il tuo adorato Christian e tutta la tua famiglia». Nel profilo Facebook di Luca, diversi amici e amiche hanno postato foto in cui sono insieme. «Non riesco proprio a crederci... riposa in pace Lu», scrive Simone. Chiara, nel postare una foto di gruppo con tante persone insieme a Luca, giovedì pomeriggio ha evidenziato: «Caro Luca, poco fa, per puro caso, siamo venute a conoscenza di quello che è successo. In questa foto eravamo così piccoli, e così spensierati, quella vacanza è stata veramente divertente. Eri proprio simpatico. Un bravissimo ragazzo, che per due settimane ci ha fatto ridere e divertire. Da qualche anno non eravamo più in contatto, ma questa notizia, oggi, ci ha profondamente rattristate. Speriamo che lassù tu continui a sorridere e proteggere tutti coloro che ti vogliono bene». E Angelica manda al cielo un «riposa in pace piccolo angelo».

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