La Nuova Sardegna

Nuoro

Messa in sicurezza della 129: domani si riuniscono i sindaci

di Federico Sedda
Messa in sicurezza della 129: domani si riuniscono i sindaci

Orotelli, la prima riunione operativa del comitato costituito da alcune amministrazioni comunali Dopo gli ultimi incidenti mortali, si punta a chiedere una serie di interventi sulla strada statale 

14 gennaio 2018
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OROTELLI. Si terrà domani, lunedì 15 gennaio 2018, a Orotelli, la prima riunione operativa del neo-comitato dei sindaci sorto nei giorni scorsi per chiedere la messa in sicurezza della strada statale 129 Nuoro-Macomer (trasversale sarda), teatro, negli ultimi tempi, di numerosi incidenti stradali alcuni dei quali mortali. All’incontro parteciperà il presidente dall’Anci Sardegna e sindaco di Bortigiadas, Emiliano Deiana.

Una presenza, la sua, che dà alla prima riunione del comitato una valenza politico-amministrativa che va al di la della semplice rivendicazione territoriale per assumere un significato di portata regionale.

La 129, infatti, è una strada statale gestita dall’Anas che taglia in due la Sardegna centrale collegando la Barbagia, il Goceano e il Marghine verso l’asse viario Nuoro - Macomer per immettersi poi, attraverso la Carlo Felice, lungo le direttrici Oristano-Cagliari Olbia e Sassari. Un’articolazione stradale che interessa non solo i comuni il cui territorio si affaccia sull’arteria, ma anche i comuni i cui cittadini per raggiungere le località più importanti dell’isola sono costretti a transitare sulla 129.

L’arco dei sindaci che fanno parte del comitato va, perciò, da Nuoro a Macomer, da Orotelli a Bolotana, da Orani a Ottana, passando per i centri del Goceano e del Marghine. Un fronte di una ventina di primi cittadini, coordinati dai sindaci di Orotelli, Nannino Marteddu (Marghine e Barbagia) e di Bottidda, Daniele Cocco (Goceano), determinati ad andare fino in fondo per chiedere non solo la messa in sicurezza della strada con l’eliminazione degli incroci a raso e delle curve più pericolose, ma anche la trasformazione della carreggiata in quattro corsie. «Non siamo più disposti - dice Nannino Marteddu - ad assistere impotenti alla strage di morti su questa strada che si sta rivelando sempre più pericolosa e insicura. Chiediamo alla Regione, allo Stato e all’Anas un intervento urgente per evitare che le due corsie siano costellate di croci». L’ultimo incidente mortale è accaduto il giorno di Natale del 2017, poco dopo il bivio di Orotelli all’altezza di una curva teatro altre volte di terribili incidenti.

A perdere la vita sono stati due fratelli di Nuoro che si stavano recando a Pattada per il pranzo di festa: i fratelli Francesco e Matteo Pintor, rispettivamente di 23 e 16 anni.

Con loro viaggiavano un altro fratello, Giovanni, di 20 anni, e un loro cugino, Alessandro Satta, rimasti feriti. Il 22 febbraio scorso, invece, all’altezza del bivio di Bottidda, in un altro incidente stradale, aveva perso la vita Giovanna Franca Deiana, 24 anni, di Dorgali, aspirante avvocato al foro di Nuoro.

«Ora – dice il sindaco di Bottida e consigliere regionale, Daniele Cocco – è arrivato il momento di dire basta. La strada va messa in sicurezza con il finanziamento dei fondi necessari e con l’immediato avvio del cantiere».

Proprio Daniele Cocco, all’indomani dell’incidente stradale in cui perse la vita la giovane donna di Dorgali, presentò un’interrogazione in consiglio regionale rimasta ancora senza risposta.

«In quella interrogazione - fa sapere il consigliere regionale di Articolo 1 - facevo presente come la circolazione sulla 129 sia particolarmente insicura. In particolare, la presenza di diverse intersezioni a raso con corsie centrali di accumulo per la svolta a sinistra, la scarsa visibilità e percezione ottica contribuiscono a creare una grave situazione di pericolo».

«Nell’interrogazione – conclude Daniele Cocco – sollecitavo la destinazione di risorse aggiuntive per gli interventi di messa in sicurezza e di manutenzione straordinaria».

Finora, però, tutto è rimasto lettera morta. Nel frattempo, la strada continua a essere costellata di croci. Ora Il comitato dei sindaci è pronto a dare battaglia.

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