La Nuova Sardegna

Nuoro

Perdasdefogu, via ai riti per Sant’Antonio

Perdasdefogu, via ai riti per Sant’Antonio

PERDASDEFOGU. In numerosi centri dell’area ogliastrina ci si sta preparando per l’immancabile appuntamento con il falò di sant’Antonio abate. Un appuntamento sempre molto sentito fra le popolazioni...

16 gennaio 2018
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PERDASDEFOGU. In numerosi centri dell’area ogliastrina ci si sta preparando per l’immancabile appuntamento con il falò di sant’Antonio abate. Un appuntamento sempre molto sentito fra le popolazioni del territorio. A dare il via, questa sera, sarà il “paese con le stellette”. A organizzare è la Pro loco che questa sera, a partire dalle ore 19.30, nella piazza della Longevità, invita tutti all’accensione di “su fogoroni de sant'Antoni”, con degustazione di fave e vino a volontà. Si spera in una grande partecipazione. A Tortolì la festa religiosa in onore di sant’Antonio abate si terrà domani, a partire dalle ore 17, mentre quelli civili nelle serata di sabato 20.A organizzarla è la parrocchia sant’Andrea in collaborazione con i comitati del Santissimo salvatore, sant’Andrea, san Lussorio, san Gemiliano e santa Lucia. Il triduo di preparazione ha avuto inizio domenica e si concluderà questa sera. Domani, alle ore 17, nella chiesa di sant’Antonio (zona via generale Tosciri) verrà celebrata la messa solenne. Sempre allo stesso orario, e nela chiesa intitolata a sant’Antonio, sabato alle ore 17 sarà celebrata un’altra messa, che sarà animata dalla corale sant’Andrea apostolo. A seguire, processione in onore dello stesso santo fino all’oratorio della parrocchia sant’Andrea, dove ci sarà l’accensione e la benedizione del fuoco e un momento di cordialità. Anche a Lanusei, i festeggiamenti si terranno quest’oggi, nella parrocchia Santuario Madonna d’Ogliastra, a partire dalle ore 16.30, con l’accensione del falò per sant’Antonio abate. Mezz’ora più tardi è prevista la benedizione de falò e degli animali e la processione fra le vie della parrocchia. Alle 18 verrà celebrata la messa, animata dal coro parrocchiale, con l’omelia tenuta da padre Cristiano Raspino, guardiano e parroco del convento di Oristano. Dopo la messa intrattenimento intorno al fuoco con la fisarmonica, e distribuzione della polenta, salsiccia, carne di cinghiale, dolci e vino. (l.cu.)

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