La Nuova Sardegna

Nuoro

Abbanoa riapre la condotta dopo l’ordinanza del sindaco

di Nino Muggianu
Abbanoa riapre la condotta dopo l’ordinanza del sindaco

Siniscola, dopo una settimana l’acqua ha ripreso a sgorgare dai rubinetti di S’ena e sa chitta Ma il gestore idrico promette battaglia legale e accusa il Comune di «totale incongruenza»

18 gennaio 2018
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NUORO. Messa alle strette dall’ordinanza del sindaco Farris, ieri mattina Abbanoa ha riaperto la condotta che alimenta la frazione di S’ena e sa chitta. Alle 11 circa l’acqua ha ripreso a sgorgare nei rubinetti delle case dei 286 soci della cooperativa, in via di liquidazione dopo che il Comune di Siniscola si è fatto carico di tutte le opere di urbanizzazione realizzate dai privati. L’ordinanza con cui il sindaco intima al gestore di riaprire la rete, a una settimana di distanza dalla chiusura, è di martedì 16, appena un giorno dopo l’incontro tra gli amministratori siniscolesi e una rappresentanza dei proprietari di S’ena e sa chitta. Un confronto nel quale è stato fatto notare che nella frazione non ci sono soltanto seconde case, ma anche una ventina di residenti tutto l’anno, tra cui famiglie con bambini in età scolare, anziani e disabili. Da qui la decisione di richiamare Abbanoa con un’ordinanza che lascia poco spazio alle interpretazioni, e cioè la riapertura delle rete per urgenti motivi igienico-sanitari.

Dal canto suo il gestore idrico, venuto a conoscenza del provvedimento di Farris, ha fatto sapere di aver inviato all’amministrazione una lettera nella quale chiede l’immediato annullamento in autotutela dell’ordinanza «in quanto illegittima per mancanza dei presupposti» (in assenza di positivo riscontro l’azienda farà ricorso al Tar). E ha annunciato il ripristino dell’erogazione dell’acqua sino al 31 marzo: «La società nel contempo sta riattivando la fornitura con proroga del contratto, stipulato a suo tempo con il Comune, fino al 31 marzo», non senza aver evidenziato «la totale incongruenza dei comportamenti del Comune».

Entro breve tempo intanto saranno riparate le perdite affioranti della rete, quelle che hanno contribuito a provocare la perdita di decine di milioni di litri d’acqua per quasi un anno senza che nessuno intervenisse. Se ne occuperanno gli ex soci della coop e l’amministrazione comunale. La spesa sarà di qualche migliaio di euro e non dovrebbe gravare sulle casse pubbliche. Resta da capire chi pagherà le perdite della rete conteggiate da Abbanoa in 300mila euro sino al luglio 2017, visto che molti proprietari si stanno rifiutando di farlo, e quelle da allora sino a oggi. (p.me.)

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