in una azienda di aritzo
Peste suina, nuovo focolaio tra i maiali di allevamento
NUORO. Erano oltre sei mesi che in Barbagia non si segnalavano focolai di peste suina africana fra i maiali domestici. L’ultimo si era verificato a Sorgono lo scorso luglio. La tregua si è rotta ieri...
18 gennaio 2018
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NUORO. Erano oltre sei mesi che in Barbagia non si segnalavano focolai di peste suina africana fra i maiali domestici. L’ultimo si era verificato a Sorgono lo scorso luglio. La tregua si è rotta ieri in un allevamento di Aritzo, dove grazie al rapido e pronto intervento del servizio veterinario di sanità animale della Assl di Nuoro, del personale del Gruppo di intervento veterinario regionale e dell’Unità di progetto per l’eradicazione della psa sono stati abbattuti tre maiali. Sono state attivate tutte le procedure per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area e avviate le indagini epidemiologiche per capire come il virus sia potuto entrare nell’allevamento. Preziosa la collaborazione del sindaco Gualtiero Mameli, che ha firmato l’ordinanza di abbattimento.
L’azienda sede di focolaio era stata sottoposta a controllo sanitario lo scorso 28 settembre con esito negativo per il virus e gli anticorpi della Psa. Dall’Istituto zooprofilattico sperimentale hanno osservato che «la pratica del pascolo brado illegale, ancora in uso in alcuni territori dell’area e in forma costante nel confinante agro di Desulo, continua a rendere le zone del Gennargentu fortemente contaminate dalla malattia, con possibilità di contagio e di circolazione del virus particolarmente elevate».
L’azienda sede di focolaio era stata sottoposta a controllo sanitario lo scorso 28 settembre con esito negativo per il virus e gli anticorpi della Psa. Dall’Istituto zooprofilattico sperimentale hanno osservato che «la pratica del pascolo brado illegale, ancora in uso in alcuni territori dell’area e in forma costante nel confinante agro di Desulo, continua a rendere le zone del Gennargentu fortemente contaminate dalla malattia, con possibilità di contagio e di circolazione del virus particolarmente elevate».
