macomer
Apre il nuovo centro antiviolenza
La “Casa delle donne del Marghine” voluta dall’Unione dei Comuni
20 gennaio 2018
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MACOMER. Sarà presentato giovedì alle 18 nel padiglione Castagna della biblioteca comunale di via Ariosto il nuovo centro antiviolenza “Casa delle donne del Marghine”, importante servizio di supporto non solo per le donne vittime di violenza o stalking ma anche dei figli minori, spesso testimoni di violenze domestiche. Il centro che sarà presto operativo è stato voluto e finanziato nell’ambito della programmazione dei Fondi del Plus dall’Unione dei Comuni del Marghine con 15mila euro. Il progetto della “Casa delle donne del Marghine” sarà presentato da Rossana Ledda, vice sindaco e assessore comunale alle Politiche e servizi sociali, che coordinerà anche il dibattito che prevede gli interventi del presidente dell’Unione dei Comuni del Marghine e sindaco di Macomer Antonio Succu e degli amministratori degli altri enti locali del territorio con in prima fila gli assessori alle politiche sociali, la presidente dell’associazione Onda Rosa Luisanna Porcu, il direttore del distretto sanitario di Macomer Paolo Pili, il capitano Giuseppe Pischedda, comandante della compagnia dei Carabinieri di Macomer, il commissario di Polizia Michele Chessa e il comandante della polizia locale Sergio Cogato.
Il centro antiviolenza che avrà sede a Macomer sarà un servizio totalmente gratuito e anonimo con un indirizzo riservato a cui si potrà accedere contattando il numero telefonico 347/522183, attivo 24 ore su 24. Si potranno rivolgere al Centro le donne di ogni cultura e di qualsiasi nazionalità che risiedono nei dieci comuni dell’Unione. Il servizio è rivolto anche ai figli minori(p.m.s.)
Il centro antiviolenza che avrà sede a Macomer sarà un servizio totalmente gratuito e anonimo con un indirizzo riservato a cui si potrà accedere contattando il numero telefonico 347/522183, attivo 24 ore su 24. Si potranno rivolgere al Centro le donne di ogni cultura e di qualsiasi nazionalità che risiedono nei dieci comuni dell’Unione. Il servizio è rivolto anche ai figli minori(p.m.s.)