La Nuova Sardegna

Nuoro

Minoranza all’attacco sui lavori del Corso

di Nino Muggianu
Minoranza all’attacco sui lavori del Corso

Dorgali, il gruppo “Obiettivo Comune”: «Ancora senza un progetto definitivo, persi diciotto mesi»

20 gennaio 2018
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DORGALI. Progettazione dei lavori su Corso Umberto. Secondo il gruppo di opposizione “Obiettivo Comune” è stato preso troppo alla leggera dalla giunta Cinque Stelle guidata dalla sindaca Maria Itria Fancello, un problema serio come quello della viabilità e della sicurezza nel cuore del paese. Lino Fancello e il suo gruppo sostengono che «sia stato perso del tempo prezioso per non essere stati ascoltati sul tema. Come gruppo di opposizione – dicono – apprendiamo con soddisfazione l’impegno della giunta di destinare una parte delle maggiori entrate nelle casse comunali, per affidare la progettazione dei lavori di messa in sicurezza di corso Umberto. Impegno che arriva a distanza di un anno e mezzo dall’insediamento della nuova amministrazione con un ritardo inspiegabile, nonostante i ripetuti solleciti fatti in questi 18 mesi dal nostro gruppo consiliare di minoranza nelle varie sedute del consiglio comunale a partire dal 17 giugno 2016, giorno dell’insediamento del consiglio comunale, visto che non fu neanche menzionato nelle dichiarazione programmatiche illustrate dal sindaco».

«Sembrava un dialogo tra sordi – sottolinea Lino Fancello – Per mesi, l’unica preoccupazione della giunta è stata solo quella di cambiare il nome alla via, tralasciando un aspetto di un’importanza fondamentale per la sicurezza della via più importante del paese».

Secondo il gruppo “Obiettivo Comune” doveva essere una priorità assoluta quella di procedere alla progettazione definitiva dell’opera, così come era stato indicato dall’amministrazione uscente. «Anche perché – aggiungono – in questi anni ci sono stati dei segnali preoccupanti, come il cedimento di una parte della pavimentazione stradale con il conseguente divieto al transito dei mezzi pesanti. Così non è stato, la priorità individuata dagli attuali amministratori era quella di far scomparire il nome dei Savoia dalle vie del paese. A quanto pare ci riproveranno più avanti, dopo un primo tentativo andato miseramente a vuoto». Per Lino Fancello e soci, con un progetto definitivo si sarebbe potuto partecipare da subito ai vari bandi regionali e comunitari per ottenere il finanziamento di un’opera imponente, che richiederà risorse importanti. «L’auspicio – conclude la minoranza – è che una volta realizzata la progettazione venga individuata la fonte per finanziare l’opera. Non sarà semplicissimo, ma gli amministratori non possono esimersi da questo impegno, così come hanno fatto in questi 18 mesi, per la sicurezza del paese».

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