La Nuova Sardegna

Nuoro

Ottana, “Sa prima essia” 33 fotografi al concorso

di Federico Sedda
Ottana, “Sa prima essia” 33 fotografi al concorso

L’iniziativa del Comune in collaborazione con l’associazione “Artes e sonos” Il sindaco: «Un successo che premia l’idea di valorizzare le nostre tradizioni»

20 gennaio 2018
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OTTANA. Sono trentatré i fotografi, dilettanti e non che, il 16 gennaio scorso, nella lunga serata dedicata ai riti intorno al grande falò acceso in piazza in onore di sant’Antonio abate e alla prima uscita dei boes, dei merdules e della filonzana, si sono iscritti al concorso fotografico “Sa prima essia”, bandito dal comune di Ottana in collaborazione con l’associazione “Artes e sonos in Otzana” per valorizzare l’antico carnevale del paese. «Un successo – sottolinea il sindaco, Franco Saba – che premia l’idea messa in campo già dagli anni scorsi dall’amministrazione comunale. L’evento ha avuto fin dalla prima edizione numerose adesioni e, nelle edizioni successive, un numero sempre crescente di partecipanti richiamati non solo dal concorso, ma anche dalle suggestive tradizioni e simbologie dei riti sacri e profani in onore di sant’Antonio». I fotografi che hanno partecipato all’evento, alcuni dei quali provenienti dalla penisola e dalla Germania, hanno immortalato, la sera dell’accensione del fuoco in piazza san Nicola (“su ogulone ‘e sant’Antoni”), le evoluzioni di merdules, boes e filonzana intorno al grande falò che si sono protratte fino a notte fonda. Le migliori fotografie saranno premiate l’11 febbraio prossimo, domenica di carnevale, con un montepremi di mille euro. “Sa prima essia” (la prima uscita) delle maschere etniche apre ogni anno le porte al lungo carnevale di Ottana e offre ai turisti e visitatori un anteprima suggestivo delle esibizioni delle maschere etniche. I turisti che hanno trascorso a Ottana la serata in onore di sant’Antonio hanno avuto modo di assistere alla vestizione e alla sfilata delle maschere assaporando quello che sarà il clima del carnevale ottanese. Un ruolo importante è stato svolto dalle due associazioni dei merdules, dal comitato di sant’Antonio, dalle associazioni “Sa ilonzana” e “Artes e sonos in Otzana” e dalla protezione civile Tirso che hanno curato i vari momenti della manifestazione in modo tale da rendere l’ospitalità di Ottana sempre più gradita. Un biglietto da visita importante per il paese e un richiamo irresistibile per assistere alle prossime iniziative previste per “Caratzas in Ottana 2018”, il carnevale ottanese che vedrà in campo non solo le maschere, ma anche una serie di iniziative culturali, quali dibattiti, mostre ed esposizioni di prodotti locali per valorizzare le tradizioni popolari e la storia del paese.



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